I 5 più ricchi al mondo hanno raddoppiato il loro patrimonio in tre anni, aumentano le diseguaglianze

L'Oxfam evidenzia come i 5 uomini più ricchi al mondo abbiano raddoppiato le loro fortune, mentre per i poveri la condizione non migliora.

I 5 più ricchi al mondo hanno raddoppiato il loro patrimonio in tre anni, aumentano le diseguaglianze

I ricchi sono sempre più ricchi. Mentre i poveri continuano ad avere difficoltà e non riescono in alcun modo a migliorare la loro situazione. Il quadro viene tracciato dal nuovo rapporto di Oxfam dal titolo “Disuguaglianza: il potere al servizio di pochi”.

Ciò che emerge è che i cinque uomini più ricchi al mondo hanno più che raddoppiato le loro fortune, guadagnando ben 14 milioni di dollari all’ora, tra il marzo del 2020 e lo scorso novembre. Al contrario le cinque miliardi di persone più povere non hanno visto variazioni nella loro condizione.

Il report Oxfam: i ricchi sempre più ricchi

Partiamo dai cinque uomini più ricchi al mondo: si tratta di Elon Musk, Bernard Arnault, Jeff Bezos, Larry Ellison e Warren Buffett. Nel loro caso le fortune sono più che raddoppiate, passando da 405 a 869 miliardi di dollari. Al ritmo, come detto, di 14 milioni all’ora.

Ben diversa la situazione di cinque miliardi di persone nel mondo, quelle più povere, per le quali la situazione non è cambiata. Secondo il rapporto dell’Oxfam, proseguendo ai ritmi attuali, nel giro di un decennio potrebbe esserci il primo trilionario della storia dell’umanità. Al contrario, per porre fine alla povertà, ci vorranno più di due secoli: per la precisione 230 anni. 

Un altro dato riguarda il fatto che l’1% più ricco del mondo possiede il 59% di tutti i titoli finanziari. Si amplia la forchetta tra chi ha troppo e chi non ha quasi nulla: nel giro di tre anni e mezzo la ricchezza dei miliardari è cresciuta di 3.300 miliardi di dollari, il 34% in più. Un tasso di crescita tre volte superiore a quello dell’inflazione. 

In compenso tra il 2019 e il 2022 la ricchezza del 60% più povero (quasi 5 miliardi di persone) è calato dello 0,2% in termini reali, ovvero 20 miliardi di dollari. Per ben 791 milioni di lavoratori in 52 Paesi i salari non hanno tenuto il passo dell’inflazione, con un calo del monte salari di 1.500 miliardi di dollari in due anni.