I fenomeni meteo estremi hanno ucciso quasi 200mila persone in Europa dal 1980 a oggi

I fenomeni meteo estremi, a partire dal caldo, sono stati la causa della morte di 195mila persone in Europa in poco più di 40 anni.

I fenomeni meteo estremi hanno ucciso quasi 200mila persone in Europa dal 1980 a oggi

I fenomeni meteo estremi hanno ucciso quasi 195mila persone in Europa dal 1980 a oggi. E hanno inoltre causato perdite economiche pari a più di 560 miliardi di euro in oltre 40 anni. I dati sono quelli stimati dall’Agenzia europea dell’Ambiente (Sea), che lancia l’allarme sul cambiamento climatico nel suo rapporto.

In particolare, secondo quanto scritto nel report, le quasi 200mila vittime derivano da fenomeni di inondazioni, tempeste, ondate di caldo e di freddo, frane e incendi boschivi. Tutti eventi legati al cambiamento climatico.

I danni economici del cambiamento climatico: perdite per 560 miliardi

Per quanto riguarda l’aspetto economico, sui 560 miliardi di euro di perdite, solamente 170 miliardi (circa il 30%) erano coperti da assicurazioni. L’Agenzia europea ha anche presentato un nuovo portale online che raccoglie tutti i dati più recenti sull’impatto delle condizioni meteorologiche estreme. 

L’esperta Aleksandra Kazmierczak ha quindi sottolineato all’Afp che è necessario intervenire ora: “Per prevenire ulteriori perdite, dobbiamo passare con urgenza dalla risposta a eventi meteorologici estremi alla preparazione proattiva per affrontarli”.  Un po’ il vecchio motto “prevenire è meglio che curare”.

I fenomeno meteo estremi: i maggiori pericoli dalle ondate di caldo

Secondo i dati presentati dall’Eea, le ondate di caldo sono state responsabili dell’81% dei decessi e del 15% delle perdite finanziarie. Proprio per questo l’appello, all’inizio dell’estate, si rivolge a tutta l’Europa, con la speranza che i governi facciano qualcosa in più per proteggere la popolazione che è sempre più anziana e proprio le fasce più avanti con l’età sono quelle più sensibili al caldo estremo. 

Il report, peraltro, stima che l’Europa diventerà ancora più calda nel corso del secolo, con perdite economiche sempre più ingenti soprattutto a causa della siccità. Oltre che un aumento delle temperature di 1,5 gradi entro la fine del secondo rispetto al 1990. E i danni derivanti dal riscaldamento saranno sempre maggiori anche da un punto di vista economico.