I mercenari del gruppo Wagner non hanno lasciato l’Ucraina

Wagner non smobilita in Ucraina, anzi rilancia. E minaccia: "Siamo a breve distanza dal confine della Bielorussia con l'Ucraina".

I mercenari del gruppo Wagner non hanno lasciato l’Ucraina

Il gruppo Wagner non smobilita in Ucraina, anzi rilancia. E minaccia: “Siamo a breve distanza dal confine della Bielorussia con l’Ucraina”. Ad affermarlo è stato il comandante “Brest”, responsabile dell’addestramento alle armi pesanti del gruppo di mercenari russi fondato da Yevgeny Prigozhin.

Wagner non smobilita in Ucraina, anzi rilancia. E minaccia: “Siamo a breve distanza dal confine della Bielorussia con l’Ucraina”

Anche “Brest”, secondo quanto riferiscono i media internazionali, è riparato in Bielorussia dopo il tentato ammutinamento dei mercenari di Prigozhin. L’appello del comandante di Wagner è stato rilanciato dal canale Telegram ufficiale della gruppo. “Brest” afferma che Wagner “continua a lavorare nella sua modalità calma e si sta aprendo una nuova direzione: la Bielorussia che ha ricevuto l’unità più pronta al combattimento al mondo. Il contingente Nato è in allarme”. Il comandante aggiunge che la milizia Wagner lavora “in Siria, Libia, Repubblica Centrafricana, Mali: lavoreremo ovunque saremo inviati”. “Il tempo lo dirà: lavoreremo, non andremo da nessuna parte”, conclude Brest.

Alcuni membri del gruppo Wagner rimangono in Ucraina, ma l’esercito ucraino ritiene che la situazione nel nord del Paese sia sotto controllo. A confermarlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Kiev con gli omologhi di Polonia e Lituania, secondo quanto riportato da Al Jazeera.

Prigozhin voleva catturare i leader militari russi. Il Cremlino smentisce che il generale Surovikin fosse a conoscenza dell’ammutinamento

Intanto emergono nuovi particolari sul tentativo di ammutinamento della scorsa settimana, Prigozhin, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, voleva catturare i leader militari russi. Secondo le stesse fonti citate dal Wsj, Prigozhin avrebbe accelerato il suo piano di ribellione dopo essere venuto a conoscenza che l’intelligence sapeva della sua iniziativa. Il Cremlino, tuttavia, definisce “speculazioni” le voci riprese dal New York Times, secondo le quali il generale Surovikin era a conoscenza dell’imminente tentativo di ammutinamento del capo della Wagner.