Il comico diventa divo sui social. Né satira né politica. Sketch bizzarri ed è subito like. Il 75% di chi guarda Colorado ha meno di 24 anni

Il comico diventa divo sui social. Sketch bizzarri ed è subito like

Dopo il Festival di Sanremo i comici sono finiti sotto accusa. Non hanno fatto ridere secondo la critica. Eppure Carlo Conti non aveva sottovalutato la scelta. L’unico problema è stato quello di invitare cabarettisti che hanno sì successo ma con un target di pubblico diverso da quello sanremese. Del resto sul palcoscenico dell’Ariston anche Maurizio Crozza ebbe i suoi problemi. Comunque chi guarda in tv il Festival ha un’età ben più alta di chi non si perde una puntata di Colorado, Made in Sud o Zelig.

LARGO AI GIOVANI
Italia 1 e Raidue sono i canali più giovani delle due galassie. Non a caso programmi come Colorado e Made in Sud riescono ad andare in doppia cifra anche in prima serata. Venerdì scorso il programma tanto caro a Diego Abatantuono (condotto quest’anno da Paolo Ruffini e Diana Del Bufalo) ha subito raggiunto il 10% di share con una media di 2 milioni e 294 mila telespettatori. Mentre il programma di Raidue parte martedì prossimo. Con la conferma dei conduttori, a cominciare da Elisabetta Gregoraci, e della diretta. Undici le serate complessive. “Made in sud – ha detto il direttore di rete, Angelo Teodoli – dimostra che in tv si può fare ancora comicità ma dev’essere veloce, di grande ritmo e dinamica’’. Colorado ha una media impressionante di spettatori il cui target è adolescenziale (il 17% fino a 14 anni, il 23% nella fascia 15-19 e il 35% circa 20-24 anni). In pratica il 75% di chi guarda il programma ha al massimo 24 anni.

NIENTE
SATIRA
Gag, parodie, sketch, vizi e vizietti degli italiani comuni fanno ridere il pubblico a casa. Colorado e Made in Sud hanno praticamente eliminato dai testi la politica. I vari Pintus, PanPers, Gianluca Fabelli (Scintilla), Barbara Foria, Valeria Graci mettono al centro dei monologhi le situazioni grottesche di tutti i giorni e le parodie di personaggi nazional popolari, ignorando completamente i temi politici. Nell’ultima edizione ha perso un po’ di charme Zelig. L’unico che è andato bene è stato Giovanni Vernia. Un comico che fa ridere solo per come si agita muovendosi in maniera scoordinata o per la sua mimica facciale. Nemmeno Brignano è riuscito a fare breccia sugli ascolti. E pensare che riempie il Sistina a ogni appuntamento. Evidentemente il monologo classico in tv non è apprezzato quanto lo sketch demenziale. Meglio suor Nausicaa, il comandante Mosconi, il cane Fuffy.

IL WEB
Un altro segreto del successo dei comici amati dai più giovani sono i social network. Gli sketch vengono visti, rivisti e condivisi già pochi minuti dopo l’esibizione. Follower e fan a bizzette. Marco Bazzoni, meglio conosciuto come Baz, vanta sul web milioni di ammiratori.