Nuovo terremoto politico in America Latina. Il Congresso del Perù ha approvato la destituzione della presidente Dina Boluarte, accusata di “incapacità morale permanente” nell’esercizio delle sue funzioni. La decisione, prevista dalla Costituzione peruviana, è arrivata dopo giorni di tensione e di scontro tra il governo e il Parlamento.
“Il Congresso approva la risoluzione che dichiara la vacanza della presidenza della Repubblica di Dina Boluarte Zegarra”, ha annunciato l’assemblea in un messaggio ufficiale pubblicato sulla piattaforma X. La mozione di destituzione era stata avanzata da diversi gruppi parlamentari e, dopo un acceso dibattito, ha ottenuto la maggioranza necessaria per porre fine al mandato della presidente.
Il Congresso del Perù destituisce la presidente Dina Boluarte: “Incapacità morale permanente”
Le accuse contro Boluarte ruotano attorno alla presunta incapacità di affrontare la grave crisi di sicurezza che da mesi affligge il Paese, segnata da un forte aumento della criminalità in diverse regioni. Per i promotori della mozione, la presidente non sarebbe stata in grado di garantire la stabilità interna né di proporre soluzioni efficaci per frenare la violenza diffusa.
Secondo la Costituzione del Perù, una volta approvata la destituzione, la carica di capo dello Stato passa al presidente del Congresso, che assumerà la presidenza ad interim in attesa della convocazione di nuove elezioni.
Con la caduta di Dina Boluarte, si apre un nuovo capitolo nella crisi politica peruviana, che negli ultimi anni ha visto alternarsi più governi e un’instabilità istituzionale ormai cronica.