Il maltempo solo in Toscana ha fatto mezzo miliardo di danni

Giani nominato Commissario. Dopo l'ondata di maltempo che ha flagellato la Toscana ora l'emergenza riguarda fanghi e rifiuti.

Il maltempo solo in Toscana ha fatto mezzo miliardo di danni

“La prima quantificazione dei danni ieri era di 250-300 milioni, ma dopo le telefonate di questa mattina con molti sindaci se oggi devo quantificare in base a queste segnalazioni generali, già vedo in mezzo miliardo la cifra degli interventi che dovranno essere fatti sull’area Firenze-Prato-Pistoia”. È quanto ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine di una conferenza stampa sull’emergenza maltempo e la sua nomina a Commissario del governo.

Dopo l’ondata di maltempo che ha flagellato la Toscana ora è emergenza fanghi e rifiuti

“Poi – ha aggiunto il governatore – c’è da quantificare anche ciò che è avvenuto a Pisa e Livorno, soprattutto a Pisa dove il maltempo ha portato via almeno due delle dighe forane frangiflutti con danni rilevantissimi sul litoraneo fra Marina di Pisa e Tirrenia, dove ci siamo trovati le onde del mare direttamente nelle case e nei negozi. Dunque una situazione che quantifico per ora in mezzo miliardo di DANNI pensando alla valle ma anche a quello che è successo in montagna”.

“Solo Vernio, Vaiano e Cantagallo hanno avuto danni rilevantissimi – ha spiegato Gianni -, come nell’alta valle del Bisenzio. Da domani cominceremo a essere più precisi e a porre la questione del rapporto con le risorse. Sotto questo aspetto ci sentiamo ben consolidati per aver avuto lo stato di emergenza nazionale che ci soccorrerà nell’avere queste risorse”.

Giani ha lanciato un appello “agli istituti di credito che operano in Toscana, c’è bisogno in questo momento di grande tolleranza e di supporto, e conseguentemente studiamo dei modi per sospendere i mutui. Tanti cittadini me l’hanno chiesto, troviamo un modo di fermare quella che è la concentrazione di bollette. Chiederò che vi sia una sospensione per gli alluvionati”, “perché possa rimettersi subito in moto il circuito dell’economia della ricostruzione”.

Il Governo nomina il governatore Giani Commissario delegato

Giani è stato nominato dal Capo del Dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio, Commissario delegato per fronteggiare l’emergenza maltempo. “Massimo impegno – ha detto il presidente della Regione Toscana – per risollevarci, tutti insieme: famiglie, imprese e istituzioni”.

Dopo l’alluvione le prime criticità da risolvere riguardano la viabilità e lo smaltimento di fanghi e rifiuti

Strade, ma soprattutto fanghi e rifiuti. Di questo hanno parlato il presidente della Toscana Giani e l’assessora alla protezione civile Monia Monni nel briefing serale con i giornalisti sugli aggiornamenti dell’emergenza maltempo. E poi i ristori. “Sui fanghi – ha spiegato l’assessora Monni – adotteremo la strategia già messa in campo di recente in Emilia Romagna, con cui siamo in contatto. Stiamo lavorando ad un accordo quadro con gli spurghisti che decideranno di aderire. Ci saranno tariffe orarie concordate e l’accordo permetterà ad Alia, il gestore dei rifiuti che lo firmerà, di programmare le priorità degli interventi da eseguire, prima fra tutte far tornare le fogne a ricevere”.

“Ma dobbiamo bloccare – ammonisce l’assessora – anche le speculazioni, già in atto. Ci sono spurghisti che hanno chiesto fino a 10 mila euro per liberare le cantine di casa. E’ intollerabile. L’accordo che formalizzeremo nei prossimi giorni servirà anche a regolare i prezzi”. Altra emergenza è quella dei rifiuti. Si stanno accatastando e sono sempre più numerosi. “Sono già piene – racconta Monni – alcune aree di stoccaggio individuate dai Comuni e da domani un referente di Alia sarà presente nella sala operativa della Protezione civile per coordinarsi al meglio”.

Il presidente Giani ha già firmato l’ordinanza che equipara i rifiuti speciali a quelli urbani. Gli operatori lavoreranno prevalentemente di notte, per complicare di meno la viabilità. “Non riusciremo però a togliere tutti i rifiuti in un tempo brevissimo – avverte Monni -. Solo per i rifiuti urbani si parla al momento di almeno 150 mila tonnellate, che è una cifra astronomica”.