Il suo trionfo alle primarie, Nicola Zingaretti l’ha dedicato a Greta Thunberg, sedicenne svedese che sta lottando per chiedere l’impegno e la mobilitazione politica per contrastare il cambiamento climatico. Tutto è cominciato il 20 agosto scorso quando Greta ha iniziato a presentarsi tutti i venerdì davanti al Riksdag, il parlamento nazionale svedese, con un cartello, Skolstrejk för klimatet (“Sciopero della scuola per il clima”). Tra i tanti a cui poteva dedicare la vittoria, con un gesto senz’altro nobile, Zingaretti ha deciso di dedicarla a lei. Sarebbe stato un gesto encomiabile se non fosse stato, però, per l’evidente paradosso in cui è caduto il neo-segretario del Pd. Che ha deciso di andare sui cantieri Tav come sua prima uscita dopo le primarie di domenica. Curioso considerando che chi si oppone – dai Cinque stelle agli stessi no-Tav – solleva anche pesanti questioni ambientali che nascerebbero dalla realizzazione del tunnel. Un cortocircuito curioso. Che fa sorgere il dubbio che la dedica sia più mediatica che altro.
Il paradosso di Zingaretti. Dopo la dedica “green” a Greta Thunberg il neo segretario del Pd sponsorizza il Tav
Nicola Zingaretti ha dedicato la vittoria alle primarie alla sedicenne svedese che lotta contro il cambiamento climatico