Il Pd grida vergogna, ma dimentica i suoi salvataggi. Dai dem una lunga serie di No ai magistrati: da Albertini alla Bonfrisco

Gli irriducibili del Pd che gridavano allo scandalo davanti all'ingresso della Giunta

“Vergogna!”. Spuntano perfino i cartelli: “La chiamavano onestà”. Tra gli irriducibili del Pd che gridavano ieri allo scandalo davanti all’ingresso della Giunta delle immunità del Senato c’erano tra gli altri l’agguerritissima ex ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, con l’ex viceministra allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, insieme ai colleghi Davide Faraone e Simona Malpezzi. Tutti contro la decisione dei 5 Stelle, presa dopo la consultazione degli iscritti, di negare l’autorizzazione a procedere nei confronti del vicepremier, Matteo Salvini.

Ma se il Movimento avesse protestato per tutte le volte che il Pd ha salvato indagati e inquisiti del proprio e di altri partiti, opponendosi alle richieste dei magistrati – e per reati comuni, non certo per una decisione politica presa da un ministro in carica – davanti a quella stessa Giunta, i grillini ci avrebbero dovuto piantare le tende. Qualche esempio? Il più recente risale al 20 dicembre scorso: con la Lega e FI, il Pd ha salvato la senatrice del Carroccio, Cinzia Bonfrisco, accusata di aver favorito un amico imprenditore con la sua attività parlamentare in cambio di utilità varie, tra cui il pagamento di una vacanza in Sardegna.

Poco prima, il 14 novembre, ancora il Pd, sempre con Lega e FI, ha negato al Tribunale di Roma di processare Maurizio Gasparri, querelato per diffamazione dallo scrittore Roberto Saviano. E non finisce qui. Il 7 ottobre 2014, la Giunta ha detto no all’uso delle intercettazioni contro il senatore di Ncd, Antonio Azzollini, con il voto decisivo di tutto il Pd, ad eccezione di Felice Casson che si sospese dal gruppo. Il 25 ottobre 2016 a scamparla è stato l’ex sindaco di Milano e allora senatore (alfaniano) Gabriele Albertini: “insindacabili” le sue accuse contro il magistrato Alfredo Robledo. Anche se all’epoca dei fatti Albertini non era ancora parlamentare. Grazie, anche in questo caso, ai voti del Pd.