Per il rotto della cuffia il quotidiano Il Tempo è riuscito a evitare una clamorosa scomparsa dalle edicole. Alla fine il concordato – resosi necessario per salvare il salvabile – è passato e, secondo indiscrezioni che trapelano, il giornale dovrebbe passare di mano. Dal vecchio editore Domenico Bonifaci al nuovo, la famiglia Angelucci, gli editori di Libero che potrebbero subentrare dal primo maggio, sempre se resteranno gli unici acquirenti interessati al quotidiano romano di Piazza Colonna. A garanzia dei creditori il giudice ha predisposto un’asta dei beni immobili messi in campo dal Gruppo Bonifaci.
COSA CAMBIA – Gianmarco Chiocci resta il direttore responsabile. Vittorio Feltri e Marcello Veneziani gli editorialisti di punta. Ma le questione spinosa ancora da risolvere è quella degli esuberi. La trattativa è in corso e si presenta laboriosa. Ancora una volta la redazione si trova a combattere una battaglia decisiva, dopo quelle storiche che portarono a estenuanti giorni di scioperi. Si parte da 22 giornalisti confermati su 34. Ma il numero è destinato a salire di qualche unità, visto il buon lavoro del comitato di redazione e del sindacato nazionale. All’orizzonte sono previste sinergie con Libero, con scambi di articoli. Per quanto riguarda le pagine ognuno dei due giornali dovrebbe conservare l’autonomia. Quindi niente pagine fotocopie.
CORRIERE ADRIATICO – Un ex Tempo, Giancarlo Laurenzi, poi diventato direttore di Leggo e vice del Messaggero è il direttore scelto da Caltagirone per il Corriere Adriatico.