Infermiera aggredita all’ospedale di Castellammare di Stabia

Un'infermiera, in servizio all'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, è stata violentemente aggredita in pronto soccorso.

Infermiera aggredita all’ospedale di Castellammare di Stabia

Ennesima aggressione in un ospedale della Campania. Un’infermiera, in servizio al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, comune della provincia di Napoli, ieri è stata strattonata, trascinata per i capelli, sbattuta a terra e, infine, colpita con un violentissimo pugno al viso. Tutto per aver invitato i parenti di un paziente assistito nella sala dei codici gialli-rossi ad allontanarsi e spostarsi nella sala d’attesa per consentire ai medici di lavorare.

Un’infermiera, in servizio all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, è stata violentemente aggredita in pronto soccorso

L’infermiera di Castellammare di Stabia, secondo quanto è stato riferito, ha riportato la frattura dell’incisivo superiore destro mediale, l’infrazione delle ossa nasali, una ferita lacero contusa al labbro superiore, suturata con un punto riassorbibile, una vistosa tumefazione al lato destro del volto, una lombalgia post traumatica e un severo stato di agitazione psicomotoria. Per lei una prognosi di 25 giorni salvo complicazioni.

Il sindacato “Nursing Up” chiede alla Meloni di inviare l’Esercito negli ospedali

Parla di “un’escalation di brutali violenze contro gli infermieri”, uno dei sindacati che li rappresenta, il Nursing Up, che avanza la richiesta alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di un intervento dell’esercito, con la presenza dei militari negli ospedali.

L’ultimo caso, sottolinea il sindacato Nursing Up in una nota, riguarda una giovane infermiera “la cui unica colpa è stata invitare i parenti dei pazienti, letteralmente esagitati, alla calma, e ad abbandonare gli spazi del pronto soccorso per consentire la presenza del solo personale sanitario. Per tutta risposta, la giovane infermiera, del San Leonardo di Castellammare di Stabia, è stata prima strattonata, poi presa per i capelli, poi addirittura colpita da un violentissimo pugno in pieno volto, riportando tumefazioni sul viso e addirittura un dente rotto.

“Le aggressioni, rispetto al passato, si sono fatte più frequenti e brutali”

Siamo di fronte ad una delle aggressioni più brutali e vergognose registrate negli ultimi tempi”. ” Per il presidente del Nursing Up, Antonio De Palma, le “aggressioni, rispetto al passato, si sono fatte più frequenti e brutali, e soprattutto prendono di mira, in modo a dir poco vile, le donne. E’ evidente che le leggi che ci sono servono davvero a poco. Parlano i fatti”. Secondo il sindacalista “la situazione, soprattutto nelle strutture sanitarie di regioni come la Campania, è diventata insostenibile. I nostri infermieri hanno paura, vivono letteralmente nel terrore”.

“Chiediamo immediatamente l’intervento dell’esercito in realtà come l’Asl Napoli 1 e l’Asl Napoli 3, oppure ospedali a prova di bomba come il San Camillo e il Sant’Andrea di Roma. Chiediamo alla premier Meloni, così come avvenuto per il progetto Strade Sicure, di portare i militari all’interno degli ospedali. Siamo ad un punto di non ritorno. Serve immediatamente la presenza dell’esercito”.

“Le aziende sanitarie sono responsabili dell’incolumità dei dipendenti”

De Palma osserva inoltre che “le aziende sanitarie sono responsabili dell’incolumità dei dipendenti .Troppo comodo costituirsi semplicemente parte civile. Laddove esistono le condizioni, le nostre delegazioni territoriali sono pronte a sostenere gli iscritti in battaglie legali dove le aziende sanitarie potrebbero essere citate per danni. E’ arrivato il momento di difenderci da soli, visto che chi dovrebbe tutelare la nostra incolumità, trova solo il tempo di proclami e promesse a vuoto”.