Ingroia, non lo vogliono nemmeno in Sicilia

di Ginevra De Carli

Tradito dalla sua stessa Sicilia. Antonio Ingroia non si è ancora insediato. Il presidente Crocetta, quasi due mesi fa lo aveva indicato come il nuovo commissario liquidatore di Sicilia e-Servizi, la società partecipata che si occupa di informatica per la Regione. Ma ancora l’ex pm non si è insediato. E i motivi starebbero proprio in quelle “resistenze” messe in atto, in questo caso, secondo Ingroia, dagli attuali vertici della Società.
Ma l’attuale presidente di Sise respinge l’accusa: “Non c’è nessuna nomina da ufficializzare, per il semplice fatto che non esiste alcuna nomina”. Perché la scelta di Crocetta, al momento, può essere considerata una “concreta intenzione” del governo. Governo che non può, però, nominare un commissario per una società come Sicilia e-Servizi. Società di diritto privato e della quale la Regione detiene il 51% delle quote. “Dobbiamo ancora convocare – ha spiegato Antonio Vitale – l’assemblea dei soci. In quella sede si deciderà, o meno, di porre in liquidazione la società. Solo a quel punto potrà essere proposto il nome di un liquidatore, che verrà posto ai voti”. Intanto l’ex pm rimane ibernato. E non basta. L’ultima tegola arriva dal Codacons: se è una Spa, la nomina va fatta dal Tribunale. E critiche alla decisione di liquidare la società sono giunte anche dalla politica: “Vorremmo sapere – hanno dichiarato i deputati di Pid-Grande Sud Cordaro, Lantieri, Grasso e Clemente – se sono stati adottati o meno provvedimenti diretti alla salvaguardia dei diritti occupazionali maturati dai dipendenti. Alla Sicilia e-servizi – aveva denunciato il presidente Crocetta – lavorava la figlia di Stefano Bontade, mentre il genero lavora alla Venture. Società molto strana quest’ultima.
Fa parte del cartello di Sicilia e-Servizi – disse Crocetta – e prende tutti gli appalti della Sicilia e-Servizi. Ma non solo. Di questi guadagni milionari, la Sicilia e-Servizi guadagna appena il 3%”. Secondo Crocetta, poi, “la situazione di Sicilia e-Servizi è delicatissima perché ha gestito le banche dati che riguardano i siciliani”. Ecco perché la scelta di mandare l’ex pm. Ingroia in passato era già stato scelto da Crocetta per guidare la Serit. Una nomina che non andò mai in porto.