Italia da sballo. Emergenza droga tra giovani e donne. Si abbassa l’età media del primo consumo. Già a 14 anni dilagano le sostanze stupefacenti. La prevenzione deve cominciare a scuola

Oggi ricorre la Giornata internazionale contro l'abuso e il traffico illecito di droga indetta dall'Onu. I dati della Comunità di San Patrignano

Il primo contatto avviene sempre più presto. L’età media di chi fa uso di sostanze stupefacenti si abbassa sempre di più. Senza sottovalutare un altro dato: ci sono sempre più donne tossicodipendenti. I dati emergono dal report della Comunità di San Patrignano che oggi, per i suoi 40 anni di attività, ha ricevuto anche la visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sempre oggi, ricorre la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga indetta dall’Onu.

Nella speciale graduatoria di consumo di droghe l’Italia si trova al terzo posto in Europa per il consumo di cannabis (dopo Francia e Danimarca), e quarta per quello di cocaina, secondo le ultime stime dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. Analizzando gli ingressi del 2017 nella Comunità si San Patrignano emerge che la Droga più utilizzata da 9 ragazzi su 10 è la cocaina. A seguire la cannabis, eroina, ecstasy, ketamina, anfetamina e allucinogeni.

Note dolenti anche sul capito età. Quella media di ingresso a San Patrignano è di 28 anni. Il primo contatto con le sostanze stupefacenti per 1 ragazzo su 2 è avvenuto entro i 14 anni. Sale a 18 anni di età il primo contatto con la cocaina (per 1 ragazzo su 2) e con l’eroina (per 1 su 4). Ecco perché il compito della scuola deve essere fondamentale.

Quello che manca è l’attività di prevenzione. Secondo l’Osservatorio di San Patrignano si dovrebbe cominciare dalla scuola. “Nel 2016 è stata pari al 50% la percentuale di istituti scolastici che hanno organizzato attività specifiche di prevenzione del consumo di sostanze psicotrope – si legge nel rapporto – dieci anni fa, nel 2008, la percentuale era del 58,3%. Nello stesso arco di tempo, l’uso frequente di almeno una sostanza illegale da parte degli studenti è salito dal 3,5% al 4,5% (rilevazione Espad Italia)”. Per questa ragione, San Patrignano ritiene prioritario investire ‘risorse ed energie’ in prevenzione mettendo a disposizione, nel contempo, la propria esperienza quarantennale maturata sul campo incontrando 50 mila studenti all’anno in tutta Italia.