Italia-Germania. Caro crucco, attento a come parli! I tedeschi tornano a far polemica. Ma dimenticano che ogni volta che hanno aperto bocca, poi hanno perso in campo

Italia-Germania alle porte. E i tedeschi tornano a far polemica. Ma forse è bene che i tedeschi prima di parlare, contino almeno fino a cento...

Ancora tu, ma non dovevamo vederci più. Ci risiamo con Italia-Germania. Sempre la solita, bellissima, storia. Profumo d’Italia in giro per l’Europa e Germania, viso corrucciato, che ci attende al varco. A modo loro, come sempre fatto. E così in questi giorni che precedono lo scontro tra Italia e Germania dei quarti di finale degli Europei, sono tutto uno sfottò, con tanto di insulti e attacchi. Nello stile teutonico, insomma.

Però è bene che i “crucchi” (si spera chi legga, abbia lo stesso senso di humour e livello di sopportazione italiani) sappiano che, forse, prima di parlare, dovrebbero contare almeno fino a cento. Già, perché nei casi passati non gli ha portato proprio bene. Facciamo qualche passo indietro. Siamo al 3 luglio 2006, in campo per i mondiali in Germania scendono proprio i tedeschi contro gli italiani, per la storica semifinale che tutti ricordano (2 a 0, gol di Fabio Grosso e Alessandro Del Piero). I giorni della vigilia furono inaspettatamente avvelenati da una polemica continua. Si leggevano, in quei giorni, titoli del tipo “Italiani mangiatori di spaghetti”, con tanto di vignette con mafiosi e “o sole mio”. Alcuni giornali addirittura invitavano a boicottare la pizza, in un clima apertamente ostile nei confronti degli emigranti italiani. Non è un caso che dopo la storica vittoria, i nostri in terra teutonica ringraziarono piangendo gli azzurri perché anche loro avevano avuto la loro piccola rivincita con quel risultato.

ANCORA!? – Uno allora dirà: probabilmente avranno imparato la lezione. E invece no. Passano sei anni e ancora una volta è Italia-Germania, questa volta in semifinale agli Europei di Polonia e Ucraina. Questa volta i tedeschi ci vanno giù ancora più pesante. Sulla Bild, un giorno prima del match, viene pubblicata una fotostoria con alcuni dei “furiosi” protagonisti italiani. Di Daniele De Rossi si scrive che “una volta dedicava i suoi gol al suocero, un rapinatore di banche ucciso nel 2008 dalla mafia” ma anche che politicamente è di estrema destra e “fan dell’ex dittatore Mussolini” (detto dai tedeschi, poi…). Antonio Cassano è presentato come un gran mandrillo (“Ho avuto 600 donne”) e che non è un caso che giochi per il Milan, la squadra di Silvio Berlusconi, “l’inventore del famoso bunga-bunga”. Ovviamente di Mario Balotelli si ricordano episodi come il bengala nella stanza da bagno o la storia “con la stessa prostituta di Wayne Rooney”. La partita finì, come tutti ricordano, con un altro sonoro 2 a 1, con doppietta dello stesso Super Mario e gol su rigore di Ozil al 90esimo.

E ora ci risiamo. Sempre con la Bild. Il giornale tedesco, infatti, ha provocato di nuovo la Nazionale italiana, dandola per spacciata nella partita contro la Germania, per i quarti di finale di Euro 2016. Nell’articolo vengono addirittura elencati sette motivi per cui gli azzurri non hanno speranze di passare il turno contro i Campioni del Mondo. Dalla forma impeccabile di Jerome Boateng fino al fatto che Sami Khedira conosce i compagni di squadra della Juventus e difensori della nazionale. Un po’ pochini per credere di poter battere gli azzurri, non credete cari crucchi?