Italia Immobile, ma Ventura respira. Gli Azzurri battono l’Israele 1-0. Ma il gioco è ancora troppo lontano – VIDEO

Italia Immobile, ma Ventura respira. Gli Azzurri battono l'Israele 1-0. Ma il gioco è ancora troppo lontano - VIDEO

L’Italia riprende il cammino verso i Mondiali con una vittoria importante (1-0) contro Israele, firmata da un gol realizzato nella ripresa da Ciro Immobile. Vittoria che consolida il secondo posto degli Azzurri con 19 punti alle spalle della Spagna (22) e allontana l’Albania e avvicina i play off. L’Italia ha il compito di ripartire e riprendere il discorso interrotto dal passo falso di sabato scorso al “Santiago Bernabeu”, soprattutto l’obbligo di vincere per blindare il secondo posto e l’accesso ai play off. Israele è reduce da tre sconfitte consecutive, delle quali l’ultima con la Macedonia, e si permette anche il lusso di escludere il suo miglior talento Zahavi per questioni disciplinari.

L’Italia fatica, proprio come accadde nella gara di andata, poi vinta 3-1. Nella ripresa nel giro di tre minuti due le occasioni pericolose create dagli uomini di Ventura, la prima con De Rossi e con la seconda con Immobile. Ed è proprio quest’ultimo – dopo l’ingresso al 4′ di Zappacosta al posto di Conti – a portare l’Italia in vantaggio all’8′ andando ad attaccare di testa il secondo palo, su preciso cross di Candreva dalla destra.

Gian Piero Ventura ha ritrovato il sorriso: “Dopo Madrid, stasera sono felice. Era evidente – sottolinea il ct – che la priorità era il risultato, sono contento perché abbiamo giocato 80 minuti nella metà campo avversaria, cercando il gioco e questo mi soddisfa. Non bene nel primo tempo perchè melensi, mentre nella ripresa abbiamo creato palle gol a ripetizione. È un piccolo passo in avanti nella convinzione di ciò che possiamo fare”. Il ct è soddisfatto della riposta da parte della squadra, soprattutto per l’impegno e la determinazione alla ricerca del risultato: “C’è da lavorare, facciamo quel che si può in pochi giorni, ma sono soddisfatto del risultato e della disponibilità dei giocatori. Dobbiamo capire che, quando c’è densità davanti, bisogna andare per vie esterne, ma dobbiamo fare un passo alla volta”. Il ct si è soffermato anche sulle critiche rivolte alla sua squadra: “I fischi dello stadio? Se vuoi essere una squadra non puoi sentire fischi o applausi, poi ripensando alla partita con la Spagna capiranno che passo in avanti è stato fatto. Il play-off? Era quello che dicevano tutti, sembra essere una sorpresa, invece è semplicemente la normalità che avremmo ribaltato facendo risultato in Spagna. Le tante critiche dopo Madrid mi dicono che questo è un posto dove la responsabilità è alta. Ma la vera sorpresa sarebbe stata se fossimo andati a vincere al Bernabeu ribaltando il pronostico, non andare ai Mondiali attraverso i play off”.