Tutto regolare: la Corte dei Conti ha archiviato l’inchiesta aperta per verificare se il compenso da 2 milioni 240mila euro all’anno stipulato dalla Rai con Fabio Fazio avesse provocato un danno all’erario. Per la magistratura contabile Viale Mazzini ha la “necessità di operare sul mercato” e il contratto del conduttore di Che tempo che fa approvato dal consiglio di amministrazione nel 2017 su proposta dell’allora direttore generale Mario Orfeo non presenta “caratteristiche di palese irrazionalità e manifesta abnormità tali da giustificare una pur possibile valutazione in termini di illiceità”. I magistrati contabili rilevano anche che il costo di ogni singola puntata è “risultato inferiore al 50% rispetto al costo mediamente sostenuto per i programmi di intrattenimento di Rai1 con puntate uguali o superiori a 5”.
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