Le Lettere

La guerra che verrà

I vari governi tedesco, inglese, italiano, ecc., adesso dicono che, finita la guerra in Ucraina, la Russia attaccherà la Nato. Ma è possibile? Mi sembra assurdo.
Giulio Cadore
via email

Gentile lettore, certo che è assurdo. Si figuri se i russi, che faticano a sottomettere l’Ucraina, si sognano di attaccare 31 Paesi contemporaneamente. È inconcepibile, demenziale. Eppure molti ci credono. È partita la grande operazione A&B, Armi e Business. Tradotto, l’Europa deve comprare armi, specie quelle americane che non valgono un fico secco (veda il mitico carrarmato Abrams, che si ferma appena c’è un centimetro di fango), però costano un occhio della testa. Tutti i capi delle colonie europee si sono subito messi in moto per eseguire i voleri d’oltreoceano. I più attivi sono inglesi e tedeschi. I primi sono i soliti servi. I secondi sono un caso psichiatrico. Scholz, l’uomo che si è fatto distruggere i Nord Stream dagli Usa senza battere ciglio, ha stanziato 100 miliardi per il riarmo e ha fatto divulgare un risibile studio secondo cui le truppe russe travolgeranno Germania, Francia, Spagna e Portogallo. Ci dobbiamo preoccupare? Direi di sì, ma degli americani, non dei russi. Tra due o tre anni, quando l’Europa sarà in recessione ma piena di armi, l’America provocherà una nuova guerra di dimensioni limitate (tipo Ucraina) per farci “spendere” un po’ di armi e creare la necessità di rifornire gli arsenali di noi creduloni europei. Lo Zio Sam, a quel punto, ci offrirà armi dotate di nuove, fantastiche tecnologie: per i gonzi c’è sempre una fantastica tecnologia dietro l’angolo, specie se non serve a un accidente.

Inviate le vostre lettere a: La Notizia – 00195 Roma, via Costantino Morin 34 redazione@lanotiziagiornale.it