La Liguria amareggia e imbarazza il PD. Renzi infuriato. Ma i vertici del Pd cantano comunque vittoria

C’è amarezza in casa Partito democratico. Soprattutto per la Liguria. Intanto si canta vittoria comunque mentre al vicesegretario del Partito, Debora Serracchiani, commenta il risultato delle regionali di ieri. Cinque regioni a due per il centrosinistra è “un risultato che è molto soddisfacente”, “per la Liguria sono davvero molto amareggiata. Ma la vittoria di Toti ha dei responsabili precisi: quella parte della sinistra che, lasciando il partito e presentando una propria lista, e con una campagna elettorale molto aggressiva, cattiva, ha giocato sulla pelle dei cittadini della Liguria a far perdere il Partito democratico”. Il vicesegretario del Pd Debora Serracchiani commenta così – in un’intervista a la Repubblica – il voto regionale. “Senza questa conflittualità esasperata, Raffaella Paita ce l’avrebbe fatta. E hanno giocato molto in negativo anche le polemiche della ultim’ora sugli impresentabili”. Serracchiani torna a criticare la lista dell’Antimafia, definendola “una strumentalizzazione”: “Molti elettori del Pd sono rimasti sconcertati e confusi da queste liste, rese pubbliche giusto a poche ore dal momento del voto”. Va ridimensionato infine, a suo avviso, il dato del M5s: “Hanno ottenuto un risultato inferiore a quello delle politiche. Non si puo’ parlare di un successo del movimento di Grillo”.

Uno dei principali accusati dalla Serracchiani è anche Pippo Civati che ha commentato così: “”I dirigenti del Pd hanno spostato il baricentro a destra facendo vincere la destra vera, non quel pasticcio della sinistra alleato con la destra che ci stanno rifilando da tempo”. In Liguria si dimostra “lo spazio politico c’è per una vera sinistra di governo, senza pasticci, trasversalismi, trucchi”.