La Lombardia resta a secco di acqua. Decisa la riduzione del 20% dei prelievi irrigui per far fronte alla siccità

La Lombardia resta a secco di acqua. Decisa la riduzione del 20% dei prelievi irrigui per far fronte alla siccità

La Lombardia resta a secco di acqua. Decisa la riduzione del 20% dei prelievi irrigui per far fronte alla siccità

La Lombardia resta a secco di acqua. A seguito di quanto emerso dalla seduta dell’Osservatorio crisi idriche odierno, l’Autorità Distrettuale del fiume Po in accordo con il Ministero della Transizione Ecologica ha deciso la riduzione del 20% dei prelievi irrigui rispetto ai valori medi dell’ultima settimana.

Disposto anche l’aumento dei rilasci dai grandi laghi alpini (Maggiore, Como, Iseo, Idro e Garda) pari al 20% rispetto al valore odierno e la verifica da parte della Regione Piemonte (con particolare riguardo al bacino del Toce) e della Regione Valle d’Aosta della possibilità di rilasci aggiuntivi giornalieri dagli invasi idroelettrici, in analogia a quanto già effettuato in Regione Lombardia e nella Provincia autonoma di Trento.

La Lombardia resta a secco di acqua ma Fontana rassicura i cittadini

“L’acqua per uso civile non è messa in discussione, per il momento non c’è nessun problema”. Lo ha detto “per rassicurare i cittadini” il presidente lombardo Attilio Fontana in diretta a Skytg24, parlando dell’emergenza idrica.

Alla giornalista che gli chiede se è verosimile l’ipotesi di un razionamento diurno nei mesi estivi, risponde: “Per l’uso civile al momento non abbiamo all’orizzonte problemi immediati. Ma bisogna monitorare la situazione” e soprattutto “abbiamo bisogno che piova”, quindi “invitiamo i cittadini a non sprecare l’acqua”.

Patuanelli chiede ristori immediati

“La Protezione Civile sta lavorando con le Regioni per delineare il quadro di emergenza e per capire quali sono gli strumenti che può mettere in campo in questa fase. È in corso un tavolo di coordinamento perché le competenze del settore idrico sono molto diversificate”. Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, ad Agorà su Rai3.

Quanto all’ipotesi di ristori per il settore, secondo Patuanelli “sono assolutamente necessari. L’unico modo che abbiamo per accompagnare gli agricoltori è ristorarli del danno subito. Bisogna individuare il range di danno e reperire le risorse per risarcire la perdita di raccolti e la minor resa”, ha spiegato.