La nave-quarantena resta a Lampedusa in attesa di un miglioramento delle condizioni meteo. Nuovo bando del Governo per noleggiarne un’altra da inviare in Calabria

La nave per la quarantena dei migranti “Gnv Azzurra”, che ha iniziato ieri a imbarcare i migranti ospitati nell’hotspot di Lampedusa, oggi rimarrà attraccata nel porto dell’isola siciliana, in attesa che migliorino le condizioni meteomarine. Il vento e il mare agitato non permettono, infatti, di continuare il trasbordo dei migranti. Soltanto 350 persone sono riuscite a salire sulla nave che ne può contenere 700. Le operazioni ricominceranno nella giornata di giovedì, quando la nave si dirigerà verso Trapani.

Intanto il Viminale ha pubblicato il nuovo avviso pubblico del ministero dei Trasporti per il noleggio di un’altra nave da destinare all’assistenza e sorveglianza sanitaria dei migranti soccorsi in mare o giunti sul territorio nazionale a seguito di sbarchi. La seconda sarà destinata alle coste meridionali della Calabria, dove stazionerà prevalentemente. Intanto, ieri sono iniziate le operazioni di trasferimento sulla nave Gnv Azzurra dei migranti presenti nell’hotspot di Contrada Imbriacola a Lampedusa. Sono 300 i tunisini saliti a bordo.

A Lampedusa ieri è arrivato anche l’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza. “Sono qui – ha detto l’assessore – su espresso mandato del presidente Musumeci, per i lampedusani. Dobbiamo rimodulare tutto l’apparato sanitario dell’isola e costruire una struttura, un ospedale, che possa garantire i servizi necessari per gli isolani e per i turisti che scelgono questa magnifica isola come luogo dove passare le vacanze”. Dopo aver visitato il poliambulatorio insieme all’ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, al direttore generale della Protezione Civile, Salvo Cocina, e al sindaco Totò Martello, il gruppo ha inoltre visitato i locali in cui verrà realizzata la struttura in cui verranno sottoposti a tampone i migranti sbarcati.

Ma se a Lampedusa c’è uno stop momentaneo degli sbarchi, gli arrivi proseguono in Puglia, dove un moto-veliero di 15 metri, con 84 migranti a bordo, si è incagliato sugli scogli al largo di Gallipoli ed è stato intercettato dalle imbarcazioni della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto. A bordo alcune famiglie, con 11 donne e 3 bambini di tre anni, provenienti da Iran, Iraq, Somalia, Egitto e Pakistan. I profughi sono stati visitati dai medici dell’Ufficio di sanità marittima e sono apparsi tutti in buone condizioni di salute, tranne una donna incinta che, colta da malore, è stata portata in ospedale per accertamenti. Gli altri sono stati quindi trasferiti al centro di accoglienza Don Tonino Bello di Otranto, in provincia di Lecce, per sottoporli al tampone in linea con le disposizioni relativi alla prevenzione dei contagi da coronavirus. Due uomini di nazionalità turca, accusati di essere stati alla guida dell’imbarcazione, sono stati invece arrestati.

Per far fronte all’emergenza sbarchi, il ministro dell’interno Luciana Lamorgese ha fatto però sapere che dal 10 agosto riprenderanno i voli charter per i rimpatri dei tunisini che sbarcano in Italia e che erano stati interrotti durante il lockdown. Si tratta di voli che rispetteranno gli accordi attualmente in vigore con il governo di Tunisi: due aerei a settimana, ognuno con un massimo di 40 persone a bordo, per un totale di 80 migranti a settimana. Dalla Commissione Europea infine è stato comunicato che la lista di Paesi terzi sicuri per i rimpatri dei migranti, invocata dal ministro degli esteri Luigi Di Maio, è un’opzione che “sarà certamente valutata” come parte del nuovo pacchetto sull’Asilo”.