Anche durante la programmazione pomeridiana la politica può essere raccontata e, tramite un’offerta diversa, garantire un’alternativa alla televisione più generalista. A dettare legge in quella fascia oraria, infatti, ci sono le reti ammiraglie come Canale 5 e Rai Uno, con Maria De Filippi e Alberto Matano a farla da padroni, oltre alla new entry Serena Bortone che, col suo Oggi è un altro giorno, unisce interviste e servizi più leggeri a spazi di vera e propria informazione, con l’intento di raccontare l’Italia che tenta di ripartire dopo la prima ondata del Covid-19.
A cercare di inserirsi in questo contesto storicamente dominato da Rai e Mediaset è da sempre La7, rete di Urbano Cairo che fin dalla sua nascita ha individuato nell’informazione il proprio cavallo di battaglia. In particolare, la trasmissione che La7 schiera durante questa fascia dalla concorrenza spietata è Tagadà, talk-show in onda dal 2015 e condotto da Tiziana Panella (nella foto) affiancata da Alessio Orsingher. Il programma, giunto alla sesta edizione, a differenza dei propri avversari pomeridiani si occupa quasi esclusivamente di politica, economia e cronaca, lasciando le tematiche di costume e spettacolo in secondo piano. Nelle circa tre ore di messa in onda, infatti, ampio spazio viene dato ai servizi giornalistici, ai collegamenti e alle inchieste della redazione, mentre la conduttrice intervista politici di tutti gli schieramenti, giornalisti, economisti e, in linea generale, protagonisti della vita politica e culturale del paese.
Il suo partner, Alessio Orsingher, si occupa soprattutto del fact-checking delle notizie e delle interazioni con i social network. Questa formula funziona e, nonostante si possa pensare che nella fascia pomeridiana il pubblico cerchi più svago, la trasmissione ha sempre ottenuto ottimi ascolti in questi cinque anni, venendo prolungata più volte nella propria durata. A fare da padrona di casa, come detto, è Tiziana Panella, giornalista campana che in ambito televisivo si è fatta le ossa dapprima in Rai – soprattutto al fianco di Michele Santoro – divenendo poi uno dei volti più noti di La7 a partire dal 2001, quando inizia a condurre il telegiornale dell’emittente.
Panella sa essere molto pungente ma senza trascendere e raramente si assiste a risse e toni troppo alti nei suoi programmi. Difatti la sfida di attrarre il pubblico in questo slot orario è molto complicata, ma col proprio stile di conduzione la giornalista ci riesce molto bene. A darle una mano sono poi gli ospiti: ad esempio, nella puntata di venerdì scorso, tra gli altri hanno partecipato Antonio Padellaro e Claudio Brachino – per tanti anni capo di Videonews Mediaset, con tanti programmi di successo all’attivo –, ospiti che hanno ottimamente coadiuvato la conduttrice nell’affrontare con rigore giornalistico e con i toni giusti il tema della pandemia.
Oppure lunedì, in una puntata dedicata specialmente alle proteste scatenatesi a seguito dell’ultimo Dpcm e al clima di tensione ben diverso rispetto a quella sensazione di unità nazionale presente durante la prima ondata, a riassumere bene il quadro della situazione ci ha pensato Marco Damilano, altro ospite spesso presente nel salotto della giornalista partenopea. Insomma, con Tagadà La7 ha puntato sull’informazione vincendo la scommessa. Ma anche quando l’attualità non morde, la Panella è in grado di offrire una soluzione diversa e un registro più leggero, un altro punto forte di una conduttrice molto versatile.