“L’Iran è a un passo dal realizzare armi atomiche”, Rubio lancia l’allarme e chiede a Teheran di desistere o le conseguenze potrebbero essere devastanti

“L’Iran è a un passo dal realizzare armi atomiche”, Rubio lancia l’allarme e chiede a Teheran di desistere o saranno guai

“L’Iran è a un passo dal realizzare armi atomiche”, Rubio lancia l’allarme e chiede a Teheran di desistere o le conseguenze potrebbero essere devastanti

Cresce l’allerta negli Stati Uniti sul programma nucleare dell’Iran. Il presidente Donald Trump e il segretario di Stato Marco Rubio hanno espresso forte preoccupazione per i recenti sviluppi, sottolineando il rischio che Teheran sia ormai molto vicina alla costruzione di un’arma nucleare. Un campanello d’allarme che giunge mentre è in corso una delicata trattativa tra Washington e il regime degli ayatollah proprio per evitare che l’Iran si doti di armi atomiche con cui minacciare Israele e la stabilità del Medio Oriente.

“L’Iran ha fatto molta strada” nel dialogo con gli Stati Uniti sul programma nucleare, ha dichiarato Trump durante una conferenza stampa ad Abu Dhabi, dove ha ribadito che la questione sarà risolta “in un modo o nell’altro”, lasciando intendere che un’eventuale soluzione diplomatica non escluderebbe opzioni più drastiche, compreso un possibile intervento militare. Parole che risuonano minacciose e che sottolineano il livello di tensione raggiunto tra le parti. Ancora più netto è stato Marco Rubio, intervistato da Fox News. “L’Iran è sul punto di avere un’arma nucleare – ha affermato –. Se decidesse di farlo, potrebbe arrivarci molto rapidamente. Hanno già scorte significative di uranio arricchito al 60%, e passare al 90%significherebbe arrivare a capacità militari in tempi brevissimi. È questa l’urgenza del momento”.

“L’Iran è a un passo dal realizzare armi atomiche”, Rubio lancia l’allarme e chiede a Teheran di desistere o le conseguenze potrebbero essere devastanti

Rubio ha inoltre ricordato che le attuali trattative sono un tentativo di riavviare un dialogo interrotto nel 2018, quando gli Stati Uniti si ritirarono dall’accordo sul nucleare firmato nel 2015 sotto l’amministrazione Obama. Da allora, l’Iran ha accelerato l’arricchimento dell’uranio, aggirando i limiti previsti dall’intesa originaria, mettendo in allarme il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, che da mesi valuta un attacco preventivo ai centri di ricerca nucleari di Teheran.

Nonostante il clima di forte tensione, Trump ha mostrato cauto ottimismo sulle trattative che potrebbero scongiurare un conflitto. “Siamo vicini a un possibile accordo”, ha dichiarato, facendo riferimento alla proposta scritta consegnata dall’inviato speciale Steve Witkoff al ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, nel corso del quarto round di colloqui tenutosi domenica scorsa in Oman. Secondo quanto riferito da Axios, la proposta americana includerebbe limiti precisi al programma nucleare civile iraniano, accompagnati da rigidi meccanismi di monitoraggio. Araghchi avrebbe portato il documento a Teheran per sottoporlo al giudizio della Guida Suprema Ali Khamenei e del nuovo presidente Masoud Pezeshkian. “Teheran ha accettato i termini in un certo senso”, ha dichiarato Trump, lasciando intendere che una finestra diplomatica è ancora aperta.