L’Italia presenta Ventura. Si riparte dal 3-5-2 di Conte. Ancora spazio per Barzagli, mentre Pellè rischia di restare in Cina. In neo ct: “Voglio una nazionale eccitante”

Riparte dal 3-5-2 l'Italia di Giampiero Ventura. Non c'è tempo per gli esperimenti, almeno per le prime partite

Riparte dal 3-5-2 l’Italia di Giampiero Ventura. Non c’è tempo per gli esperimenti, almeno per le prime partite. Il primo appuntamento è fissato al 1 settembre quando a Bari arriverà la Francia per la prima amichevole. Una partita che arriverà dopo tre giorni di ritiro. Ma subito dopo si comincerà a fare sul serio. Quattro giorni più tardi l’Italia debutterà nelle gare di qualificazioni in casa di Israele, ad Haifa, il 5 settembre. Insomma si ripartirà dall’Italia di Antonio Conte. “Quando c’è già un calcio organizzato”, ha detto Ventura, “può essere migliorato nei dettagli. Conte ha fatto bene, quindi ripartiamo da lì. Vorrei che questa Nazionale rimanesse umile come quella di Conte, determinata e feroce come quella di Conte, ma vorrei fosse anche eccitante, e questo gliel’aggiungo io”.

LO STAFF – Gli assistenti di Ventura saranno Salvatore Sullo e Paolo Vanoli (attuale ct dell’Unger 19). Preparazione atletica affidata a Alessandro Innocenti e Gianni Brignardello. Il preparatore dei portieri sarà invece Gianluca Spinelli. Resta congelata la posizione di Gabriele Oriali, team manager azzurro in scadenza.

CALCIATORI – “Ventura avrà carta bianca”, ha fatto sapere il presidente Figc, Carlo Tavecchio. Ci sarà Andrea Barzagli tra i calciatori di Ventura. Almeno sono queste le intenzioni del neo commissario tecnico che ha intenzione di parlare con tutti e 23 i calciatori che hanno preso parte all’ultimo europeo. Situazione un po’ differente per Graziano Pellè. “Parlerò col ragazzo e valuteremo”, ha detto Ventura lasciando intendere che saranno le motivazioni a fare la differenza. Ma una cosa è certa Ventura ha più di qualche dubbio tanto che nella conferenza di presentazione ha portato come esempio il trasferimento di Alessandro Diamanti qualche anno fa in Cina. Un trasferimento che, secondo il ct, avrebbe fatto perdere un po’ di smalto al giocatore. Poi c’è la variabile ingaggio, troppi i soldi che prende Pellè: “Anche quelli possono influire sul rendimento del calciatore, che comunque, al di là del rigore, ha fatto un ottimo europeo”. Nessun maxi stipendio, invece, per Ventura. Il tecnico, stuzzicato da una domanda di un giornalista, ha chiarito: “Non prenderò un euro di più rispetto al Torino, perché la Federazione ha rilevato il mio contratto”.  Col tempo ci sarà spazio per i giovani. Non si sbilancia più di tanto Ventura, ma fa qualche nome: Gigi Donnarumma. il giovanissimo portiere del Milan sarà tra le new entry, ma il super titolare resta capitan Gigi Buffon. Anche Alessio Romagnoli potrebbe diventare importante “ma lo deve dimostrare sul campo”, sottolinea Ventura. Stesso discorso per Domenico Berardi. Porte ancora aperte pure per Mario Balotelli, sempre che giochi e segni e salvo altre cavolate…