Lo sciopero scatena la rissa. Ed è assalto all’autista metro. Linciaggio sfiorato nel venerdì nero dei trasporti. I passeggeri occupano un vagone. Arriva l’esercito

Ma il Papa quando ha deciso di indire un Giubileo straordinario a dicembre era consapevole di quanto la citta eterna sia eternamente ostaggio dei disservizi e dei sindacati? Forse l’ha fatto proprio di proposito per spronare l’amministrazione del Campidoglio a porre fine ai perenni disagi che affliggono i romani e i turisti. Sta di fatto che la civiltà di un popolo si vede dall’efficienza dei trasporti. A Roma basta salire su un bus o su un treno metropolitano per rendersi conto del degrado che sta soffocando la città più bella del mondo. Come se non bastasse sul piano del traffico il sindaco Marino e la sua giunta sembrano schegge impazzite. Ogni provvedimento provoca malcontenti e ricorsi. Agli automobilisti il primo cittadino ha aumentato del 50% la tariffa per l’ora di sosta, cancellando gli abbonamenti giornalieri. Ai motociclisti ha impedito di percorrere le zone a transito limitato (le Ztl). Il Tar ha accolto il ricorso dei consumatori e il Campidoglio per il momento ha ripristinato la tariffa a un euro l’ora, ma è pronto a riportarla a 1,50 nel nuovo piano del traffico che si annuncia rivoluzionario e oneroso per i residenti. Tutto per incentivare i romani a prendere bus e metro che però, oltre a essere in condizioni vergognose, troppo spesso sono in balia degli scioperi. L’ennesimo, ieri, proclamato al venerdì, per di più con la fatidica data 17, si è trasformato in una bolgia dantesca. Autobus a singhiozzo, ma soprattutto le metro A e C chiuse hanno scatenato il caos. Sulle arterie della Capitale il traffico è andato in tilt e nelle stazioni Underground si è rischiato perfino la rissa. È accaduto alla stazione Anagnina. Un autista ha rischiato il linciaggio perché con il treno pieno non è partito, in quanto proprio in quel frangente ha iniziato a scioperare. I passeggeri hanno occupato per protesta un vagone della linea A della metro alla fermata di Cinecittà. Per stemperare gli animi surriscaldati è perfino dovuto intervenire l’esercito. A scatenare la protesta l’interruzione del servizio che – a detta dei passeggeri – è stata anticipata di un quarto d’ora, alle 8:15 anziché alle 8:30. A riguardo il Codacons ha annunciato un esposto: «Serrata cominciata prima del previsto, lasciate migliaia di persone a piedi».

ADESIONI
Sono state soppresse il 100% delle corse sulle Linee A e C della metropolitana; il 27,8% delle corse sulla Ferrovia Roma-Lido, il 4,1% di quelle della Linea B e il 3% delle corse della Ferrovia Roma-Giardinetti. Per quanto riguarda il trasporto su gomma hanno aderito allo sciopero quasi il 30% del personale.

AUTORITÀ TRASPORTI
Quanti venerdì neri saranno costretti a sopportare i romani? Si chiede Lamberto Santini, presidente dell’Adoc, l’associazione dei consumatori: «È possibile che una Capitale europea non sia in grado di assicurare ai propri cittadini un servizio di trasporto pubblico efficiente?». L’Autorità di garanzia per gli scioperi ha chiesto informazioni a Prefettura e all’azienda Atac sui disservizi.