Luca Scatà e Christian Movio, chi sono i due agenti di Polizia che hanno ucciso l’attentatore di Berlino, Anis Amri

Marco Minniti ha parlato di loro come di "eroi". Luca Scatà e Christian Movio hanno fermato e ucciso ieri notte Anis Amri, l'attentatore di Berlino.

Marco Minniti ha parlato di loro come di “eroi”. Luca Scatà e Christian Movio hanno fermato e ucciso ieri notte Anis Amri, l’attentatore di Berlino.

Luca Scatà è un agente di polizia originario di Siracusa. Lui è stato a sparare e a uccidere Anis Amri, ritenuto esecutore materiale della strage del mercatino di Natale a Berlino. Si tratta, spiegano fonti del Viminale, di un agente in prova al commissariato di Sesto San Giovanni che operava insieme al collega esperto Christian Movio. Al ventinovenne siciliano sulla sua pagina Facebook sono arrivati subito gli affettuosi saluti di tanti amici siciliani e colleghi che si definiscono “orgogliosi” di lui e del lavoro svolto contro il terrorista individuato stanotte a Sesto.

“Ho sentito Luca questa mattina presto. Mi ha chiamato per tranquillizzarmi temendo che avessi sentito alla tv della sparatoria e che fossi preoccupata. Mi ha detto che stava bene”. A dirlo è stata poco fa la madre di Luca Scatà, l’agente di polizia che ha sparato al tunisino accusato della strage di Berlino. “La polizia è sempre stata il suo sogno – spiega – Noi eravamo preoccupati ma l’abbiamo assecondato. Luca è forte e determinato e noi ne siamo orgogliosi”.

Una storia particolare, invece, quella che riguarda Christian Movio, l’agente di polizia che è stato ferito dal terrorista Anis Amri. Movio ha 35 anni, ed è del Commissariato di Sesto San Giovanni. È un agente scelto ed era in prova al commissariato di Sesto. È ora ricoverato all’ospedale di Monza con un proiettile conficcato in una spalla, dove è arrivato in codice giallo. Deve essere operato, ma le sue condizioni sono buone.

Il ministro Minniti, nella conferenza, ha rivolto parole significative nei confronti dei due poliziotti: “Noi guardiano a questi due ragazzi come persone straordinarie, di giovanissima età, che facendo semplicemente il loro dovere hanno reso un servizio straordinario alla comunità. Penso sinceramente di poter interpretare il sentimento del nostro Paese nel dire loro che l’Italia è a loro grata”.