L’Umbria coccola i suoi autisti. Spese folli per scarpe e divise. Per vestire 85 dipendenti sborsati 183 mila euro. Ma lo spreco regna sovrano in tutte le Regioni

È bello camminare in una valle verde, recitava il famoso spot pubblicitario. A maggior ragione se la valle di cui parliamo è in Umbria, non a caso cuore verde dell’Italia. Questa sarà stata, forse, la motivazione che ha spinto la giunta regionale a dotare di scarpe e stivali all’ultimo grido autisti e portieri dell’ente. Insomma anno nuovo, scarpe nuove. Di tutto punto, peraltro, dato che parliamo di due determine dirigenziali per complessivi 183 mila euro. Una bella somma, considerando che, nel totale, sono 85 gli autisti e portieri della Regione che godranno del lauto beneficio.

DI TUTTO PUNTO
A fare i conti in tasca alla giunta guidata da Catiuscia Marini (quota Pd e candidata ufficiale del Partito alle prossime regionali) ci ha pensato il consigliere del Gruppo Misto Gianluca Cirignoni che ha preso di mira ben due delibere di giunta. Con la prima determina, la numero 11325 del 31 dicembre 2014, scrive Cirignoni, “la giunta ha pagato quattro fatture per un totale di 38.440 euro relative alla fornitura di calzature per gli 85 dipendenti, che sono stati così dotati di scarpe e stivali per un totale di 452 euro a testa”. Ma alla giunta regionale non basta. E così, concluso l’appalto, è ovviamente subito stato indetto un secondo bando, vinto da una ditta siciliana, per la “fornitura di vestiario, calzature e accessori per il personale della Regione Umbria – Giunta regionale”. Valore dell’appalto: 144.684 euro. Insomma, autisti e portieri saranno vestiti a nuovo, dalla testa ai piedi. Per ognuno degli 85 tra autisti e portieri, infatti, verranno circa duemila euro nel giro di qualche anno. Ovviamente pronta è arrivata la replica della giunta regionale che ha definito “pretestuosa” l’interrogazione di Cirignoni. Tali nuove divise “estive ed invernali, complete di calzature” dovranno durare per 48 mesi a decorrere dal 2014. E, dunque, fino al 2017. Autisti e portieri, siete avvisati.

DA NORD A SUD
Quello umbro, in realtà, è solo uno tra tanti casi menzionabili. Da qualche settimana è attivo il sistema di monitoraggio della spesa pubblica “soldipubblici.gov.it”. Dal sistema emerge ad esempio che la Regione Lombardia ha speso per pulizia, traslochi e facchinaggio la bellezza di oltre 7 milioni nel solo mese di dicembre. Per capire quanto sia folle tale esborso, basti fare il confronto con la media nazionale che, per il mese passato, si ferma a poco più di un milione e mezzo. Non solo: se facciamo un calcolo annuale, ecco che in Lombardia i traslochi sono costati nel complesso ben 17,4 milioni di euro. In Piemonte, ancora, ci si vuole digitalizzare e così la Regione è arrivata a spendere ben 53 milioni nel 2014 solo per assistenza informatica. Nel Lazio, invece, si rimane sul tradizionale e così sono stati spesi 6 milioni in riviste e giornali. In Sicilia, ancora, è la cancelleria a fare la voce grossa. Penne, gomme, fogli di carta e via dicendo sono costati in un anno quasi tre milioni. In Umbria, invece, la musica è diversa. Si preferisce camminare. Comodi.

Tw: @CarmineGazzanni