La frase sibillina di Antonio Conte sugli scudetti revocati a Fabio Capello dopo la sconfitta con il Chievo ha scatenato tutti coloro che non hanno ancora digerito il post Calciopoli e messo in imbarazzo la dirigenza e il patron Andrea Agnelli che ha sempre rivendicato quei due scudetti tolti dalla Federcalcio.
Diciamo la verità, Antonio Conte poteva risparmiarsela. Finora ha mostrato di esaltarsi davanti agli attacchi e alle critiche, di essere pronto a fare la guerra contro il mondo pur di difendere il suo gruppo, i suoi giocatori e il suo lavoro. Un po’ alla Mourinho per intenderci. Testardo, solo contro tutti.
I recenti appunti da ‘guru’ di Fabio Capello però non gli sono andati proprio giù e hanno fatto perdere a Conte il lume della ragione tanto da fargli dire una frase blasfema per uno juventino puro sangue come lui: “La Juventus di Capello non la ricordo per il gioco ma per i due scudetti revocati”.