Dopo 18 anni, si torna in cerca di Maddie McCann, la bambina britannica che è stata probabilmente rapita nel 2007 a Praia da Luz, nel Portogallo meridionale. Gli investigatori portoghesi hanno ripreso le indagini nelle vicinanze del luogo in cui la piccola è scomparsa. In particolare, alcune auto degli investigatori hanno preso una strada sterrata per proseguire le ricerche in quell’area.
Le operazioni dovrebbero andare avanti fino a venerdì e sono iniziate dopo un mandato emesso dalle autorità tedesche che sospettano che il rapitore sia proprio un uomo tedesco, ovvero Christian Bruckner: a giudizio di chi investiga, avrebbe rapito e ucciso la piccola.
Riprendono le ricerche di Maddie McCann: ecco perché
Nella zona in cui è scomparsa Maddie si trovano almeno una ventina di piccoli fondi rurali: è un’area ricca di pozzi, cisterne e ruderi. Proprio nei pozzi si era ipotizzato, anni fa, di cercare la bimba. E proprio in quell’area abitava proprio Bruckner ai tempi della sparizione della piccola. Attualmente l’uomo è detenuto in un carcere in Germania per reati a sfondo sessuale.
Le ricerche sono riprese proprio su mandato delle autorità tedesche che puntano ad accusare Bruckner, ma non hanno ancora elementi solidi per poterlo fare. L’uomo, intanto, sta per finire di scontare la sua pena in Germania: potrebbe tornare libero all’inizio del prossimo anno. E proprio questa è una delle ragioni che ha portato a riaprire le ricerche in cerca di prove. Va detto, comunque, che le operazioni non saranno per nulla facili, considerando che circa l’80% della zona in cui vengono effettuate oggi è già stata ispezionata negli scorsi anni.
Le operazioni vengono portate avanti con un georadar dagli investigatori tedeschi, come spiegato da un quotidiano portoghese. La nuova operazione sarebbe dettata da alcune immagini e video che collegano il sospetto (Bruckner) alla scomparsa della piccola che aveva solamente tre anni.