Mafia barese, le mani dei clan sulle elezioni comunali: 130 indagati

Duro colpo alla mafia barese: sono 130 gli indagati, con diverse ordinanze di custodia cautelare. Accusati anche di ingerenza elettorale.

Mafia barese, le mani dei clan sulle elezioni comunali: 130 indagati

Due ordinanze del tribunale di Bari, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, hanno portato a indagare 130 persone, tra cui due destinatari di ordinanze di custodia cautelare in carcere, con anche importanti sequestri. Inflitto un duro colpo alla mafia barese, con l’accusa anche di ingerenza alle elezioni comunali di Bari del 2019. 

Dalle prime ore della mattinata gli agenti della polizia di Stato hanno dato il via all’esecuzione dei provvedimenti a Bari e nell’area metropolitana del capoluogo pugliese. Gli indagati sono accusati di ingerenza elettorale politico-mafiosa, ma anche del reato di associazione mafiosa, estorsioni, porto e detenzioni di armi da sparo, illecita commercializzazione di sostanze stupefacenti, turbata libertà degli incanti, frode in competizioni sportive. Tutti questi reati sono aggravati dal metodo mafioso.

L’ombra della mafia barese sulle elezioni comunali del 2019

Secondo quanto scoperto durante le indagini, quindi, i clan baresi hanno influenzato le elezioni comunali di Bari del maggio 2019. Tra i destinatari dei domiciliari ci sarebbe anche l’avvocato Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale, così come la moglie Maria Carmen Lorusso, attualmente consigliera comunale di maggioranza. Lorusso era stata eletta nel 2019 con una lista a sostegno del candidato di centrodestra, ma è poi passata in un altro gruppo che sostiene invece il sindaco di centrosinistra Antonio Decaro.