Maltempo, Cnr: “Colpa del ciclone imprigionato”

Secondo gli esperti l'ondata catastrofica di maltempo che ha colpito Emilia-Romagna e Marche è legata all'azione di un ciclone imprigionato.

Maltempo, Cnr: “Colpa del ciclone imprigionato”

La causa dell’ondata catastrofica di maltempo che si è abbattuta su Emilia-Romagna e Marche, secondo gli esperti, va ricercata nell’azione di un ciclone imprigionato. “Si è creata una situazione di stallo”, ha detto all’Ansa la climatologa dell’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Marina Baldi.”Poiché – ha aggiunto – ci sono due aree di forte pressione su Nord Atlantico ed Europa Orientale, che tengono il ciclone bloccato sopra il Centro Italia”.

Secondo gli esperti l’ondata catastrofica di maltempo che ha colpito Emilia-Romagna e Marche è legata all’azione di un ciclone imprigionato

Una condizione meteorologica che nell’arco di sole 24 ore ha favorito la caduta fino a 200 millimetri di pioggia sopra l’Emilia-Romagna, con intensità massime nella fascia tra Monghidoro, Civitella di Romagna e Castrocaro Terme. In 36 ore, il 2 e 3 maggio scorso, ha spiegato ieri il governatore emiliano, Stefano Bonaccini, era caduta l’acqua “di 4 mesi”, tra lunedì e martedì scorso in 36 ore “quella di sei mesi”.

“La peculiarità dell’evento – ha spiegato all’Ansa Paola Salvati dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche -, che è stato classificato come estremo in base ai dati degli ultimi 20 anni, è che sta insistendo nella stessa area già colpita due settimane fa. Vuol dire che i terreni erano già saturi e dunque non hanno potuto assorbire l’acqua in eccesso, che scorrendo in superficie ha aggravato le piene di tutti i fiumi”.

In 36 ore sull’Emilia-Romagna è caduta la pioggia di sei mesi

“Purtroppo, le zone colpite sono caratterizzate da un’elevata predisposizione al dissesto idrogeologico ed essendo già sottoposte a forte stress hanno favorito frane diffuse” ha detto ancora Salvini sottolineando che stiamo andando verso una convivenza con eventi estremi legati all’acqua, cioè siccità prolungate e alluvioni.

“Dobbiamo farci trovare pronti – ha affermato ancora l’esperta del Cnr -: occorre una maggiore consapevolezza dei rischi fin dalla scuola, un po’ come si fa per il rischio terremoti. Ad esempio – dice ancora Salvati – quando si acquista una casa nessuno si informa mai sulla pericolosità della zona dal punto di vista idrogeologico, nessuno pone questo tipo di domande, ma la conoscenza è essenziale. Molto spesso – aggiunge ancora la geologa – i dati sulle vittime raccontano che la persona è stata colta di sorpresa, non aveva compreso la gravità del rischio”.

Cnr: “I terreni erano già saturi e non hanno potuto assorbire l’acqua in eccesso”

La ricercatrice Baldi, parlando delle condizioni che ha portato all’alluvione che ha colpito in particolare l’Emilia-Romagna, ha detto che si tratta di un fenomeno che può capitare, ma è molto insolito, soprattutto in questo periodo dell’anno, ed è particolarmente intenso: “La sua straordinaria intensità – ha aggiunto la climatologa – è dovuta al fatto che il ciclone sta risucchiando aria molto umida proveniente dalle zone tropicali”.

 

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