Mamma mia com’è violento il tapiro della Spaak. Arisa si dimentica il reggiseno e diventa Asisa. Rociò parla solo di gamberetti in barba a Wurst

Settimana all’insegna del Festival e delle risse. Ripercorriamola.
Sabato 7/2. Una serata spaziale a Che fuori tempo che fa. Quella vecchia volpe di Fazio marca stretto la Cristoforetti e le strappa una cena. In un’atmosfera entusiastica da “Che forte ‘sta ragazzetta”, il presentatore si collega in diretta con l’astronauta. Un paio di capriole gravitazionali ed è subito show.
Domenica 8/2. A Domenica Live va in onda una puntata delle Izzo Sisters. Dalla doppiatrice Giuppy, tenace nella sua espressione da “Ma chi me l’ha fatto fa’?”, al figlio di Venditti, entusiasta quanto un gatto in tangenziale. Giletti svela la cifra blu che lui s’intasca in un anno. Ed è subito effetto boomerang.
Lunedì 9/2. Sul web impazza l’indiscrezione pitonessa. Pare che Santanchè voglia salutare Forza Italia e volare verso la Lega Nord. Un’emigrata, quindi? Attenzione. Sul tema Salvini non perdona.
Martedì 10/2. Prima serata di Sanremo. Conti superstar porta a casa il 49% di share. Ingredienti della pietanza ligure: Grignani afono; Siani che dona il cachet in beneficenza; Rocìo bella, ma non fatele più mangiare i gamberetti; niente bacio per Al Bano e Romina; Emma padrona del palco; Arisa uno, reggiseno zero.
Mercoledì 11/2. Mentre Pintus gela l’Ariston e Conchita Wurst accende la curiosità pure dell’ultimo dei pensionati, il mondo vive un dramma. Catherine Spaak riceve il tapiro. La reazione è di quelle edulcorate: lo ignora, mentre il compagno tenta l’aggressione a Staffelli. Neanche le avessero rubato il numero del chirurgo. Autoironia, questa sconosciuta.
Giovedì 12/2. Nel mondo impazzano le smorfie allo specchio di Obama per promuovere la Sanità. Intanto a Sanremo, Nek vince la gara delle cover. Gli anni ’90 ringraziano. Finalmente ci si ricorda di una voce fatta di gavetta seria e sacrifici, oltre che di talento.
Venerdì 13/2. Il Parlamento come un ring. Dopo i pessimi esempi che l’Italia sta dando da anni, oggi è rissa fra parlamentari anche in Ucraina. Ormai è chiaro. Pur di non lavorare, questi politici sono disposti a tutto. Pure a menarsi.