Manovra per la crescita. C’è ben altro che bibite e merendine. Meno tasse e più soldi in busta paga per spingere i consumi

Evitare l’aumento dell’Iva e allo stesso tempo abbassare le tasse ai cittadini. Questo il duplice obiettivo che intende raggiungere il Governo giallorosso. Un’operazione difficile e le idee per portarla avanti all’interno dell’Esecutivo sono diverse. A scatenare le polemiche e a far aprire il dibattito la proposta del ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti di aumentare gli stipendi ai prof tassando merendine, voli aerei e bibite gasate.

L’IDEA. Per il ministro Fioramonti la sua ricetta è efficace ed è già stata sperimentata in altri Paesi. Una proposta che in prima battuta sembrava aver convinto il premier Giuseppe Conte, deciso a puntare però soprattutto sulla lotta ai grandi evasori per recuperare risorse e a disincentivare l’utilizzo del denaro contante. Posizioni sfruttate immediatamente dalla propaganda dell’ex ministro Matteo Salvini. “I primi passi di questo governo, abusivo, sono pessimi – ha tuonato ieri il leader della Lega intervenendo durante la sua visita al Salone nautico di Genova – si passa dalle tasse sulle merendine, alle tasse sul gasolio per gli agricoltori, i pescatori, le tasse sulle bibite gassate, al no alle infrastrutture. Vedremo di limitare i danni e di prepararci a tornare al governo, però dal portone principale, non dalla finestra sul retro come hanno fatto questi signori”.

LO STOP. A ridimensionare l’iniziativa di Fioramonti era però stato già il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. “Fermi tutti. – ha sostenuto in un lungo post sul blog delle stelle. Noi abbiamo come obiettivo quello di abbassare le tasse, non di aumentarle. E secondo me è totalmente sbagliato scatenare un dibattito ogni giorno per parlare di nuovi balzelli”. Ancora: “Se questo governo esiste, è perché lo sostiene il MoVimento 5 Stelle. Lavoreremo al documento di economia e finanze per permettere agli italiani di vivere un 2020 migliore. Questo è il nostro obiettivo ed è così che vogliamo andare avanti. Qualcuno dirà che stiamo dando un ultimatum al Governo. Ma io non sono stato eletto per passare le mie giornate a dire che non è così. A noi interessa parlare chiaro e portare a casa i risultati”.

L’INTESA. Nessuna frattura comunque nell’Esecutivo giallorosso. A specificarlo ieri sono stati gli stessi Conte e Di Maio da New York, dove stanno partecipando all’assemblea generale dell’Onu. Il premier ha infatti ribadito che il suo governo intende abbassare l’Iva e liberare risorse per ridurre il cuneo fiscale. “Non creiamo panico sociale su una cosa che non esiste – ha aggiunto. Dopo l’insistenza di un giornalista sulla tassa sulle merendine, ho detto non escludiamo ma non è una misura definita. Non stiamo lavorando per nuova tassazione ai cittadini, anzi il nostro obiettivo sarà alleviare la pressione fiscale”. Di Maio ha poi affermato che a suo avviso il lavoro che sta svolgendo il ministro dell’economia Roberto Gualtieri è buono e che non vi sono divergenze tra lui e Conte. Aggiustando il tiro: “Se poi c’è un progetto di interventi per disincentivare, ad esempio, alcune fonti dannose, lo dobbiamo fare nell’ambito di un processo di largo respiro. Non si possono utilizzare balzelli per fare cassa”. Tra approcci diversi al tema della fiscalità e la necessità di ottenere flessibilità da Bruxelles i giallorossi sono convinti di riuscire a ridurre le tasse.