Basta nuovi balzelli. Di Maio contrario a tassare le merendine. “L’obiettivo è quello di abbassare le tasse, non di aumentarle. La Manovra dovrà permettere agli italiani di vivere un 2020 migliore”

“Fermi tutti. Noi abbiamo come obiettivo quello di abbassare le tasse, non di aumentarle. E secondo me è totalmente sbagliato scatenare un dibattito ogni giorno per parlare di nuovi balzelli”. E’ quanto scrive sulla sua pagina Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, bocciando la proposta del ministro dell’Istruzione  Lorenzo Fioramonti“praticabile” anche per il premier Giuseppe Conte, di tassare merendine, bibite gassate e voli per reperire risorse per la scuola.

“Un governo che pensa ai cittadini – scrive ancora il leader M5S – lavora per bloccare l’aumento dell’IVA, che avrebbe comportato una spesa di più di 500 euro a famiglia, l’anno prossimo. Ed è questo Governo che noi sosteniamo. Un Governo che vuole fare il bene delle persone toglie tasse sul lavoro per permettere alle imprese di assumere nuova gente. Ed è così che avrà i nostri voti in parlamento. Sull’ambiente, un Governo degno di questo nome premia chi non inquina e disincentiva chi se ne frega. Ma tutto deve prevedere una transizione su un arco temporale di anni e permettere di convertire i propri stili di vita e le produzioni industriali e aziendali”.

“Dobbiamo andare avanti anche con il salario minimo – aggiunge Di Maio – per mettere la parola fine agli stipendi da fame che percepiscono alcuni lavoratori. È inaccettabile guadagnare 2-3 euro l’ora. Per questo vogliamo parlare del salario minimo da subito nel Def. È doveroso tutelare chi fatica dalla mattina alla sera. Se questo governo esiste, è perché lo sostiene il MoVimento 5 Stelle. Lavoreremo al documento di economia e finanze per permettere agli italiani di vivere un 2020 migliore”.

“Questo è il nostro obiettivo – conclude il ministro degli Esteri – ed è così che vogliamo andare avanti. Qualcuno dirà che stiamo dando un ultimatum al Governo. Ma io non sono stato eletto per passare le mie giornate a dire che non è così. A noi interessa parlare chiaro e portare a casa i risultati. E sempre per parlare chiaro, mercoledì alla Camera si decide quando calendarizzare l’ultimo voto sul taglio dei parlamentari. Ci aspettiamo tempi rapidi e zero scuse”.