Migranti, Ue: “Non c’è differenza tra le navi delle Ong o le altre”

Per la Commissione Ue la salvaguardia della vita umana deve avere la priorità a prescindere dalle circostanze che hanno spinto i migranti in mare.

“Non facciamo differenze che si tratti di una nave ong o di altro tipo, c’è un chiaro obbligo legale e senza equivochi che la salvaguardia della vita umana deve avere la priorità a prescindere dalle circostanze che hanno portato queste persona a una situazione di emergenza”. È quanto ha dichiarato la portavoce della Commissione europea per gli affari interni, Anitta Hipper, nel briefing quotidiano con la stampa rispondendo a una domanda sulla risposta Ue all’arrivo di migranti via mare.

Per la Commissione Ue la salvaguardia della vita umana deve avere la priorità a prescindere dalle circostanze che hanno spinto i migranti in mare

“Ancora un volta la situazione nel Mediterraneo mette in luce l’urgenza del Patto Ue che mette in campo una politica europea strutturata in materia di migrazione e asilo”, ha aggiunto la portavoce della Commissione Ue.

“Abbiamo il Patto e abbiamo proposto misure strutturate – ha aggiunto la Hipper -, solide e globali rispetto a tutto il quadro di asilo e immigrazione. Per noi questa è la strada che i Paesi devono seguire, adottando il Patto il più velocemente possibile. Per questo, lavoriamo con i Paesi membri su questo”.

“Nel Patto – ha proseguito – c’è anche una dichiarazione di solidarietà, che abbiamo avanzato e guidato con la solidarietà volontaria di giugno, dove abbiamo 8 mila impegni e abbiamo già 13 Stati membri che hanno accettato di assumere l’impegno in tema di ricollocamenti”.

“L’Italia è il primo beneficiario del patto di solidarietà, con Francia e Germania che hanno già provveduto con i primi ricollocamenti”

“L’Italia – ha spiegato ancora la portavoce della Commissione Ue – è il primo beneficiario di questo sistema di solidarietà, con la Francia e la Germania che hanno già provveduto con i primi ricollocamenti. Si tratta di 117 casi, sembrano pochi ma va tenuto in considerazione l’impegno degli 8 mila”.

“Stiamo assistendo a un aumento degli arrivi attraverso la rotta migratoria dei Balcani occidentali – ha detto ancora Anitta Hipper – occidentali e abbiamo fatto appello sia agli Stati membri che alle agenzie sul campo affinché lavorino assieme per garantire che ci sia una forte cooperazione sia per sostenere i Paesi partner dei Balcani occidentali che per garantire la nostra zona Schengen”.

 

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