Milano, al palo la riqualificazione degli stabili Aler di via Gola

Di Marco (M5S): “Manca ancora una data per l'inizio dei lavori in via Gola. Nel frattempo la situazione peggiora sempre di più".

“Manca ancora una data per l’inizio dei lavori in via Gola. È questo quello che emerge dalle risposte che l’Azienda ha dato a un mio accesso agli atti, in cui chiedevo informazioni e aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei piani di rigenerazione del quartiere”. È quanto afferma il consigliere regionale del M5S, Nicola Di Marco, in merito allo stato di avanzamento dei lavori di rigenerazione urbana degli stabili Aler di Via Gola a Milano.

La denuncia del consigliere Di Marco (M5S): “Manca ancora una data per l’inizio dei lavori in via Gola. Nel frattempo la situazione peggiora sempre di più”

“Da anni giacciono nei cassetti di Regione Lombardia ed Aler i fondi per la riqualificazione – denuncia l’esponente M5S -, ma i due responsabili non sembrano essere in grado di definire cosa fare per intervenire. Infatti è bene ricordare che, insieme a via Bolla, fa parte del di un programma di interventi sottoscritto nel 2019 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Regione Lombardia. Praticamente è stata buttata una intera legislatura senza che si sia vista una azione concreta”.

“Nel frattempo – spiega ancora Di Marco – la situazione peggiora sempre di più. Ho visitato personalmente gli stabili di via Gola, in cui in alcuni civici sono installati dal 2016 dei ponteggi. I residenti non escono da casa per paura di occupazioni abusive o furti, non vanno in vacanza per poter sorvegliare gli alloggi. C’è poi chi è costretto per motivi di salute ad allontanarsi da casa, con il terrore di non rivedere più la propria casa”.

Intanto i muri si scrostano e gli edifici cadono a pezzi, mentre gli inquilini sono obbligati a sopportare tutta questa inefficienza. Di fronte a tutto ciò, da Aler arriva la solita risposta fredda e spietata, dove non si assume mai la responsabilità dello stato disastroso in cui obbliga a vivere migliaia di inquilini.

Per questo ho voluto, con il mio gruppo, realizzare una videodenuncia per mostrare esplicitamente osa succede nella Regione della eccellenza, apparente, del centrodestra Lombardo.