Milano, biglietti Atm: aumentano i prezzi per bus e metrò. Il Comune protesta

Milano, biglietti Atm: prezzi in aumento per bus e metrò imposti dalla legge all'azienda di trasporto locale che spiega la decisione.

Milano, biglietti Atm: aumentano i prezzi per bus e metrò. Il Comune protesta

Milano, biglietti Atm: previsti aumenti dei prezzi per l’azienda di trasporto locale sia per bus sia per metrò. Nonostante ci sia la protesta da parte di qualche assessore, si andrà verso i rincari  come ha spiegato in una nota la stessa azienda.

Milano, biglietti Atm: aumentano i prezzi per bus e metrò

A Milano sono previsti rincari dei biglietti per bus e metrò dell’azienda di trasporti Atm. Costeranno il dieci per cento in più: due euro e venti centesimi, al posto dei due euro di oggi. Il rincaro, che scatterà probabilmente a ottobre, è la conseguenza degli adeguamenti all’inflazione che l’Agenzia del trasporto pubblico locale del bacino della Città metropolitana di Milano, Monza Brianza, Lodi e Pavia dovrà recepire secondo quanto stabilito da Regione Lombardia.

Nell’ambito dell’assemblea si sono raccolte le indicazioni da parte degli enti soci in merito alla volontà di avvalersi di tale facoltà, operando incrementi tariffari differenziali che salvaguardino i titoli in abbonamento utilizzati dall’utenza sistematica per gli spostamenti per motivi di scuola e lavoro” spiega Atm in un comunicato. La decisione dell’aumento dei biglietti è spiegata da una normativa regionale che impone alle società di trasporti lombarde di adeguare i prezzi al tasso di inflazione “definito dalla regione stessa con proprio atto, corretto in funzione di indicatori di qualità definiti dalle agenzie“, lasciando libertà sull’applicazione del rincaro per il tipo di titoli di viaggio.

Il Comune protesta

Dal Comune non sono tutti d’accordo con l’aumento dei prezzi tanto che l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano Arianna Censi ha dichiarato: Se avessimo potuto scegliere, non avremmo certo deciso ora l’adeguamento tariffario all’Istat dei biglietti del trasporto pubblico locale, in un momento economicamente difficile per i cittadini”.

“Ci siamo adeguati ad una norma che è stata imposta dalla Regione Lombardia, a trazione leghista, con una legge approvata a luglio”, aggiunge Censi. “Abbiamo scelto però di non intervenire sugli abbonamenti, ma solo sui titoli occasionali. Questo perché vogliamo tutelare chi utilizza quotidianamente il trasporto pubblico”. La questione, naturalmente, non è solo economica ma anche politica: “Mi stupisce molto – aggiunge l’assessore – che chi a livello nazionale continua a promettere di abbassare le tasse, poi a livello locale, nel momento in cui si trova a governare, si comporti esattamente all’opposto, costringendo all’aumento tariffario. Ma questa volta non possiamo consentire loro di tirare il sasso e nascondere la mano”.

 

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