Mutui mai così alti, 200mila famiglie non riescono più a pagare le rate

I mutui toccano un nuovo record a ottobre e intanto quasi 200mila famiglie non sono riuscite a pagare una o più rate.

Mutui mai così alti, 200mila famiglie non riescono più a pagare le rate

I tassi dei mutui toccano un nuovo record e le famiglie che non riescono a pagare le rate continuano a crescere. Gli effetti dei rialzi stabiliti dalla Bce per frenare l’inflazione continuano a pesare sul mercato immobiliare e, soprattutto, sulle famiglie. 

Tassi da record sui mutui in Italia

Il primo dato è quello fornito dalla Banca d’Italia: i tassi dei mutui per comprare casa hanno raggiunto un nuovo record nel mese di ottobre. La rilevazione sul costo dei prestiti per le famiglie italiane evidenzia che i tassi d’interesse sono saliti dal 4,65% di settembre al 4,72% di ottobre. 

Parliamo dei tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni, comprensivi delle spese accessorie. Al contrario, si registra un lieve calo per il Taeg, il Tasso annuo effettivo globale (un indicatore che sintetizza tutti i costi a carico dei consumatori): sulle nuove erogazioni di crediti al consumo passa dal 10,52% al 10,46%. 

Lo stop ai rialzi da parte della Bce di ottobre, quindi, non fa ancora sentire alcun effetto: ora i tassi sono al 4,50% sui rifinanziamenti principali, al 4% sui depositi e al 4,75% sui prestiti marginali. Giovedì 14 dicembre si terrà una nuova riunione della Bce, ma per il taglio del costo del denaro si dovrà attendere il nuovo anno, con la speranza che una prima decisione in questa direzione arrivi già nella prima metà del 2024.

Un macigno che pesa sulle famiglie: in 200mila non sono riuscite a pagare le rate

Il record dei tassi ha già determinato conseguenze importanti per le famiglie italiane, come dimostra l’indagine commissionata da Facile.it a Mup research e Norstat: quasi 200mila famiglie italiane con mutuo a tasso variabile non sono riuscite a rimborsare una o più rate nell’ultimo anno. 

D’altronde dal gennaio del 2022 a oggi le rate sono cresciute fino al 65%, per un aggravio pari a oltre 3.100 euro. Inoltre una persona su due, tra chi ha un mutuo a tasso variabile, afferma che potrebbe avere seri problemi con i pagamenti nel caso in cui le rate restino così alte a lungo.

Come sottolinea l’Unione nazionale consumatori, il balzo dei tassi significa che “la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, cresce, rispetto a un anno fa, da 671 a 784 euro, con un rincaro pari a 113 euro al mese. Una stangata annua pari a 1.356 euro. Rispetto a due anni fa la rata passa da 571 a 784, con un incremento di 213 euro al mese, pari a 2556 euro all’anno”.