Nel Lazio al via l’indagine di sieroprevalenza. I primi ad essere sottoposti al test sono i militari della Finanza. Previsti 10mila prelievi al giorno fino al 25 maggio

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha visitato il Comando Generale della Guardia di Finanza a Roma in occasione dell’avvio dell’indagine sierologica Covid-19. L’indagine di sieroprevalenza, attraverso 300mila kit di cui si è dotata la Regione, sarà gradualmente compiuta sugli operatori sanitari del Lazio, compresi i medici di medicina generale, pediatri e farmacisti, per una platea di oltre 100mila soggetti e anche per le Forze dell’Ordine (Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Esercito – Strade Sicure, Guardia Costiera, Polizia Penitenziaria, Polizie locali e Provinciali) per un totale di oltre 60 mila operatori. Oltre ospiti e dipendenti delle Rsa di tutto il Lazio.

“Per le Forze dell’Ordine si parte proprio dalla Guardia di Finanza – ha detto Zingaretti -, la mia presenza qui oggi è fondamentale per dare il via a quella che sarà la più imponente indagine sierologica mai svolta nel nostro Paese. Abbiamo coinvolto le Forze dell’Ordine che operano sul nostro territorio e che in questi mesi sono state in prima linea per affrontare l’emergenza sanitaria. Donne e uomini che ancora una volta voglio ringraziare per lo straordinario lavoro che ogni giorno svolgono al servizio delle nostre comunità”.

L’indagine parte prima con gli operatori della Guardia di Finanza e successivamente si procederà con l’Arma dei Carabinieri. La scelta della tipologia di indagine a cui sottoporre le diverse Forze dell’Ordine è stata effettuata da ciascun corpo in base alle proprie esigenze organizzative. Con il consenso informato di tutti i soggetti coinvolti, i dati saranno raccolti e archiviati al fine di valutare la circolazione dell’epidemia sul territorio della nostra regione. L’indagine sarà condotta da tutte le strutture del Servizio sanitario regionale coordinata e monitorata dall’Istituto Spallanzani con il supporto del Seresmi (Servizio regionale sorveglianza malattie infettive).

“Saranno coinvolti tutti i laboratori della rete Coronet e 20 unità mobili USCA-R. La capacità di processo laboratoristico dei test sierologici – ha spiegato l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato – è di almeno 10 mila test al giorno. Contiamo di avere i primi risultati intorno alla data del 25 di maggio. Vogliamo ribadire che l’indagine di sieroprevalenza non rappresenta in alcun modo una ‘patente di immunità’, ma ci aiuterà a comprendere quant’è stata la circolazione del virus sul territorio. Un dato importantissimo per affrontare al meglio Fase 2 e contrastare il ritorno del virus, che purtroppo non abbiamo ancora sconfitto”.