Nucleare e Ponte sullo Stretto, a destra i soliti film

Salvini ha rispolverato vecchi cavalli di battaglia del partito come la flat tax e la lotta agli sbarchi irregolari.

Dopo la tregua armata con cui il Centrodestra ha stabilito le regole interne in vista delle prossime elezioni, nella coalizione è tempo di slogan e programmi adattati per essere al passo con i tempi. Così Silvio Berlusconi che un tempo prometteva un milione di posti di lavoro – ovviamente senza realizzarli – ora si accontenta di piantare un milione di alberi e rilancia il vecchio cavallo di battaglia dell’adeguamento delle pensioni.

Salvini ha rispolverato vecchi cavalli di battaglia del partito come la flat tax e la lotta agli sbarchi irregolari

Chi fa ancora di più è Matteo Salvini che, dopo aver picconato la maggioranza che sosteneva Mario Draghi, ha iniziato a sparare promesse elettorali a raffica e talmente vaghe da aver fatto rabbrividire i suoi stessi alleati. Senza dubbio le idee più confuse sono quelle che il Capitano manifesta in fatto di politica internazionale per la quale ha detto “siamo europeisti e atlantisti ma questo non significa non voler buoni rapporti con Putin” visto che “la guerra prima o poi finirà e chi ha sbagliato pagherà”.

Difficile, al momento, anche solo immaginare il modo in cui conciliare questa sua visione geopolitica. Parlando del programma del Carroccio, il Capitano ha rispolverato vecchi cavalli di battaglia del partito come la flat tax e la lotta agli sbarchi irregolari. Ma è andato oltre andando anche a prendere quelli dei colleghi di coalizione al punto da aver scippato il sempreverde ponte sullo Stretto di Messina al suo padre nobile, Berlusconi. Apertura decisa anche nei confronti dell’energia ricavata dall’atomo.

“Su alcuni punti” nel Centrodestra “siamo già d’accordo. La sinistra condurrà la solita campagna elettorale sul razzismo, sul fascismo, sul putinismo. Noi invece parliamo di cose che interessano agli italiani: il ponte sullo Stretto, la flat tax e il nucleare”. Chissà se qualcuno gli farà notare come questi temi non sembrano interessare più di tanto agli italiani, come sostiene lui, mentre riscuotono molto entusiasmo nelle varie lobby.

Che le cose stiano così è evidente dal fatto che il ponte è stato bocciato dagli esperti e non entusiasma gli italiani quanto semmai li preoccupa per infinite ragioni, esattamente come sul nucleare i cittadini si sono già espressi negativamente in ben due referendum popolari.