Nuova fuga di migranti in Sicilia. Dopo il caso di Caltanissetta, a centinaia scappano dalla struttura di Porto Empedocle. Intanto nell’hotspot di Lampedusa si è arrivati a 726 presenze a fronte di 95 posti disponibili

Nuova fuga in massa di migranti da strutture di accoglienza in Sicilia: dopo il caso del Cara di Caltanissetta, oggi a centinaia sono fuggiti dalla tensostruttura della Protezione civile, allestita nella banchina di Porto Empedocle. Polizia e carabinieri hanno avviato le ricerche dei fuggitivi. Nella tensostruttura, con una capienza massima di 100 persone, erano ospitati 520 migranti.

“Abbiamo oltre 500 migranti chiusi in una tensostruttura senza finestre. Non ci sono finestre, è un forno lì dentro, rischiano il soffocamento. Non sappiamo ancora dove e quando verranno trasferite”. Questo l’allarme lanciato dalla sindaca di Porto Empedocle (Agrigento) Ida Carmina, intervenuta nel corso della trasmissione “Cosa succede in città”, su Radio Cusano Campus. “Qui deve intervenire il governo, ho fatto appello a tutti, anche alla Commissione europea – ha aggiunto -. Noi siamo un paese senza contagi, pero’ con questa situazione siamo ogni giorno agli ‘onori’ delle cronache e questo crea un problema di immagine dal punto di vista turistico. Perché far arrivare qua le navi militari? Potevano portarle da qualche altra parte. Anche i miei concittadini sono molto arrabbiati, hanno paura”.

Nel frattempo sempre nella giornata di oggi un barchino con a bordo 16 tunisini, fra cui 9 minorenni, è stato intercettato e bloccato, a largo di Lampedusa (Ag), da una motovedetta della Guardia costiera. I migranti sono stati fatti sbarcare al molo Madonnina perché il molo Favarolo è stracolmo di imbarcazioni tunisine e le motovedette non riescono più ad attraccare agevolmente. Il gruppo, l’ennesimo che approda oggi, è stato portato all’hotspot di contrada Imbriacola dove si è arrivati a 726 presenze a fronte dei 95 posti disponibili.