Nuova Rai, vertici licenziabili. Con la riforma è più facile rottamare Ad e consiglieri. L’erede di Gubitosi avrà più poteri e 3 anni di mandato

Il Governo ha pubblicato sul sito di Palazzo Chigi il ddl sulla riforma della Rai. I consiglieri di amministrazione saranno licenziabili dall’Assemblea dei soci (ministero dell’Economia e Rai Pubblicità) a patto che arrivi parere favorevole della Commissione di Vigilanza. L’amministratore delegato non potrà essere dipendente della Rai e resterà in carica per tre anni. In caso di licenziamento anticipato avrà diritto a una buonuscita di tre mensilità. Nominerà i direttori delle reti televisive o i manager di prima fascia senza bisogno dei un voto favorevole del cda (basta informarlo). Avrà un potere di spesa fino a 10 milioni di euro. Firmerà in solitudine i contratti fino a questo importo. Per valori superiori sarà necessaria l’approvazione del consiglio di amministrazione. Il contratto di servizio non avrà più una durata di tre anni, ma di cinque.

SANTORO ULTIMO
Nell’ambiente dei talk gira una battuta pessima. Riguarda Michele Santoro. Farebbe bene, dicono i buontemponi, a cambiare nome alla sua trasmissione del giovedì sera. Non più Servizio pubblico ma solo Servizio, in quanto il pubblico l’ha ormai bello che perso. Infatti, fa sempre un certo effetto vedere il teletribuno ultimo in classifica nella Hit share della settimana dedicata ai talk. Al primo posto non c’è più Ballarò bensì Paolo Del Debbio con Quinta Colonna (6,24%) di Retequattro. Secondo posto per Massimo Giannini (5,96%), braccato da Giovanni Floris con diMartedì (5,57%). Al quarto posto Corrado Formigli (anche l’allievo ha superato il maestro Santoro) con Piazzapulita (4,33%). Seguono Virus di Nicola Porro su Raidue (4,12%) e Servizio pubblico, l’unico sotto la soglia del 4% (3,99%).

PARAGONE DI MERCOLEDÌ
Ora che la Bignardi ha chiuso il suo ciclo e il film che l’ha sostituita non è che sia andato molto meglio, forse sarebbe opportuno riportare la Gabbia di Gianluigi Paragone al mercoledì in prima serata su La7, visto che la domenica sera è penalizzata. Nel giorno di festa l’unico talk serale che può andare bene è il Costanzo Show perché non si parla di politica ma di argomenti nazional-popolari.

TELESE, SINDROME DA PM
Sì, Matrix mercoledì scorso sarà pure riuscito a superare Porta a Porta (11,63% a 10,39%) ma rispetto alla precedente occasione in cui ha ospitato Marina Comi, la moglie di Massimo Bossetti ( il principale sospettato del delitto di Yara Gambirasio), è andato peggio di 4 punti di share. Intervista e contratto esclusivo per poco più di un punto sulla media stagionale non è il massimo. Comunque, a consolazione del conduttore resta il fatto che qualora nella prossima stagione non venisse confermato alla guida di Matrix, potrà sempre sperare di essere ingaggiato nel cast della seconda serie della fiction 1992, visto che durante l’intervista sembrava il pm.

SOTTOSEGRETARIO DA PALESTRA
Il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, si è presentato alla diretta di Sky pomeriggio con maglietta e felpa con scritta Harvard, come se fosse nella sala d’aspetto della palestra. Meno male che l’inquadratura era a mezzo busto, altrimenti, chissà, il telespettatore avrebbe potuto ammirare pure i calzoncini e le scarpette da tennis.