Vento, trombe d’aria e alberi killer in tutta Italia. Vittime a Frosinone, Napoli, Terracina, Savona e Belluno. Scuole chiuse in molte città anche domani. Acqua alta record a Venezia

Gran parte dell'Italia, da Nord a Sud, isole comprese, è investita da un'ondata eccezionale di maltempo

Vento forte, temporali, trombe d’aria, tempeste lungo le coste, frane, smottamenti e alberi killer. Gran parte dell’Italia, da Nord a Sud, isole comprese, è stata investita da un’ondata eccezionale di maltempo che ha fatto molti danni e, soprattutto, sei vittime e molti feriti. Il peggio, secondo gli esperti della Protezione civile, deve ancora arrivare con un progressivo peggioramento delle condizioni meteo, in particolare in Veneto, Liguria e Friuli. In stato di massima allerta il Dipartimento di Protezione civile. Il premier Giuseppe Conte ha firmato, in mattinata, la dichiarazione dello stato di mobilitazione del Servizio nazionale della protezione civile, accogliendo la richiesta avanzata ieri dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Anche domani le scuole rimarranno chiuse in molte città, Roma compresa. Una misura precauzionale consigliata ai prefetti con una circolare del Viminale.

Nel primo pomeriggio due persone sono morte a Castrocielo, in provincia di Frosinone. L’auto su cui viaggiavano è stata centrata in pieno da un albero. A Napoli, nel quartiere Fuorigrotta, un giovane di 21 anni della provincia di Caserta è morto schiacciato da un albero mentre camminava. Un uomo è morto a Terracina, sul litorale laziale, investito dalla caduta di un altro alberto mentre si trovava all’interno della sua auto. Una donna è morta ad Albisola Superiore, in provincia di Savona, colpita, forse, da un palo della luce divelto da una tromba d’aria. Un uomo è morto, anche in questo caso travolto da un albero, a Feltre, in provincia di Belluno. Disperso, sempre a causa del maltempo, un velista in Calabria.

Alberi e rami sono caduti nella Capitale, dove il Campidoglio ha chiesto alla popolazione di limitare gli spostamenti all’indispensabile. Sola a Roma, da questa mattina, i Vigili del fuoco hanno effettuato centinaia di interventi, in gran parte per alberi e rami caduti, o in imminente pericolo di caduta, per la rimozione di coperture, cartelloni pubblicitari e cornicioni pericolanti. Pesante anche il bilancio delle auto in sosta danneggiate, oltre un centinaio. Le raffiche di vento hanno raggiunto gli oltre 100 chilometri orari e un primo bilancio del Campidoglio parla di 250 interventi proprio a causa del vento forte. Anche a Roma, domani, le scuole rimarranno chiuse.  “Un evento di questa intensità non si verificava da oltre 20 anni”, ha commentato la sindaca Virginia Raggi, esprimendo la sua vicinanza ai feriti, in particolare a un Vigile del fuoco e a un agente della Polizia locale finiti in ospedale durante il servizio.

In serata la sala operativa nazionale dei Vigili del fuoco ha diffuso un primo bilancio riguardante gli interventi compiuti: oltre 5.000 in tutta Italia,  di cui 3.500 per alberi caduti o pericolanti, 1.600 in Toscana, 700 nel Lazio, 550 in Veneto e Liguria, 450 in Campania e 430 in Lombardia. Oltre mille le squadre impegnate nei soccorsi. Pesanti ripercussioni sulla viabilità, in quasi tutta la rete nazionale con decine di strade e superstrade chiuse, e anche al traffico ferroviario, con ritardi, anche di 90 minuti, sull’Alta velocità Milano-Bologna e sulla tratta Parma-Reggio Emilia.

Acqua alta a Venezia, dove in laguna ha raggiunto quasi 160 centimetri. Danni e disagi, soprattutto a causa del vento, anche in Sardegna e Calabria, dove c’è un velista disperso da ieri al lido di Catanzaro. Il maltempo ha creato disagi e danni anche in Lombardia, Liguria, Sicilia, Campania, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. In Toscana sono interrotti i collegamenti con le isole. All’Elba, a Rio Marina, la mareggiata ha distrutto lo storico pontile di Vigneria. Collegamenti interrotti anche verso Capri, Procida e Ischia. In Liguria, a Rapallo, a causa della violenta mareggiata, ha ceduto un pezzo della diga del porto turistico. A Pontremoli, in Toscana, l’ospedale ha rischiato di essere allagato dalla piena del fiume Magra, è stato protetto con oltre mille sacchi si sabbia.

Sotto osservazione anche i fiumi. Il livello del Po, nel punto della confluenza con il Ticino, è cresciuto di oltre 2,5 metri nelle ultime 24 ore. In Veneto preoccupa il livello del Piave, del Tagliamento e del Meduna. In Lombardia allerta per il Seveso e il Lambro.  In Piemonte il fiume Sesia è prossimo al livello di guardia. In Trentino Alto Adige è attesa per la notte l’ondata di piena dell’Adige.

In una circolare ai prefetti, il Viminale, in considerazione del possibile aggravarsi delle condizioni meteo, invita a valutare l’opportunità di limitare, “a tutela della pubblica e privata incolumità”, gli “spostamenti della popolazione ed il conseguente aumento dei volumi di traffico attraverso l’adozione di provvedimenti di chiusura delle scuole e degli uffici pubblici presenti sul territorio, previe intese con l’Autorità scolastica e gli amministratori locali”. In serata, il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha convocato nella sede del Dipartimento a Roma il Comitato operativo a partire dalle 22.30.