Quando in occasione della Festa del Lavoro il capo dello Stato ha ricordato che la questione salariale è un problema per l’Italia, la premier Giorgia Meloni, qualche giorno dopo in un’intervista all’Adnkronos, dichiarò di non aver sentito quelle parole, sebbene fossero riportate da alcuni organi di stampa.
Chissà cosa direbbe ora che Sergio Mattarella è ritornato senza equivoci a rilanciare l’allarme.
Nuovo allarme di Mattarella sulla questione salariale in Italia
“Non vi può essere una pace duratura senza salari equi, senza protezione sociale e senza rispetto delle libertà sindacali”, ha detto il presidente della Repubblica alla Cerimonia di apertura dell’Anno Accademico del Centro internazionale di formazione delle Nazioni Unite (Itcilo) a Torino.
“La Costituzione italiana – ha ricordato – delinea con chiarezza un modello di società in cui il lavoro è al tempo stesso fondamento della Repubblica, strumento di realizzazione personale e leva, di giustizia sociale”. E ancora.
“I complessi flussi migratori cui assistiamo – ha poi detto in un altro passaggio del suo intervento – spesso vedono nel mancato accesso al lavoro degno la loro prima e più autentica spiegazione”. Mattarella ricorda quindi i capisaldi “giuridici ed etici” a cui si ispira l’azione dell’Oil “attraverso la difesa di un lavoro degno nella sua accezione più ampia, intesa come opportunità per donne e uomini di poter svolgere a tutte le latitudini la loro attività in condizione di libertà, di uguaglianza, di sicurezza”.