Peggiorano le condizioni della coppia di cittadini cinesi ricoverata allo Spallanzani con il Coronavirus. In 31 ancora sotto osservazione. Dimessi 26 pazienti risultati negativi al test

Sono in prognosi riservata i coniugi cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma perché colpiti dal coronavirus. Lo rende noto l’ospedale nel bollettino medico, che registra l’aggravamento delle condizioni di salute della coppia, finora definite stazionarie. “I due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan positivi al test del nuovo coronavirus – riferisce la direzione sanitaria dell’Istituto nazionale per le malattie infettive -, attualmente ricoverati, nelle ultime ore hanno avuto un aggravamento delle condizioni cliniche a causa di una insufficienza respiratoria, come segnalato nei casi fino ad ora riportati in letteratura. Pertanto è stato necessario un supporto respiratorio in terapia intensiva”.

“I pazienti – prosegue il bollettino – sono monitorati in maniera continuativa e sono sottoposti a tutte le cure, anche farmacologiche del caso, compresi farmaci antivirali sperimentali. Le attuali condizioni cliniche sono quindi compromesse ma stazionarie, per cui i medici che li hanno in cura si riservano la prognosi. Sono stati ad oggi dimessi 26 pazienti dopo il risultato negativo del test per la ricerca del nuovo coronavirus. Presso l’Istituto sono ricoverati in questo momento 11 pazienti sintomatici provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia. Tutti sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tutt’ora in corso”.

“Per quanto riguarda le 20 persone, che non presentano alcun sintomo – aggiungono dallo Spallanzani – e che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all’infezione da nuovo coronavirus, continuano ad essere osservate presso l’Istituto Spallanzani. Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni. A tutte le persone di nazionalità cinese attualmente ospitate presso l’Istituto sono prestate le massime attenzioni da parte della comunità dello Spallanzani. A tutti loro vengono serviti pasti tipici della cultura cinese e sono assistiti da mediatori volontari che si occupano di agevolare le comunicazioni. La loro permanenza nella struttura sanitaria segue gli accorgimenti che l’ospedale è uso assicurare a tutti i pazienti. In caso di evoluzioni del quadro clinico, verranno dati immediati aggiornamenti”.

Per quanto riguarda il 17enne di Grado, rimasto a Wuhan, i test hanno escluso il contagio e dunque potrà rientrare in Italia. Il ragazzo, che non era potuto partire insieme agli altri 56 connazionali perché aveva la febbre, si trovava in Cina per un soggiorno di lungo termine grazie al programma Intercultura. Il test, fatto questa mattina in un ospedale universitario di Wuhan, ha dato un esito negativo. La Farnesina è al lavoro per riportarlo in patria il prima possibile.