Pietro Orlandi manda un messaggio alla Meloni sul ritardo della commissione d’inchiesta in Senato: “Alcuni deputati hanno fatto dichiarazioni imbarazzanti” 

Pietro Orlandi ha fatto arrivare un messaggio al Governo Meloni mentre dal Vaticano arrivano importanti novità.

Pietro Orlandi manda un messaggio alla Meloni sul ritardo della commissione d’inchiesta in Senato: “Alcuni deputati hanno fatto dichiarazioni imbarazzanti” 

Pietro Orlandi ha lanciato un messaggio al Governo Meloni sui ritardi della commissione d’inchiesta in Senato che dovrebbe indagare sulla scomparsa della sorella Emanuela. Nel frattempo arrivano importanti novità dall’indagine parallela avviata in Vaticano.

Pietro Orlandi manda un messaggio alla Meloni sul ritardo della commissioni d’inchiesta in Senato

Pietro Orlandi ha rilasciato un’intervista a IlFattoQuotidiano.it confessando le sue preoccupazioni sul ritardo della commissione di inchiesta in Senato che riguardo la scomparsa della sorella Emanuela. “Questo ritardo del Senato mi preoccupa. Ci sono stati vari tentativi di stoppare questa commissione di inchiesta su Emanuela e non riesco a capirne il motivo”, ha dichiarato.

“Alcuni deputati hanno fatto dichiarazioni imbarazzanti per non parlare dei giornalisti hanno fatto addirittura degli appelli ai senatori per cassare questa inutile commissione. Sin dall’inizio ho avuto il totale appoggio da parte di Camera e Governo attraverso Lorenzo Fontana, Ignazio La Russa e Alfredo Mantovano. Avevo sentito la vicinanza da parte delle istituzioni – sottolinea -. Fontana mi telefonò a casa dopo il voto unanime favorevole della Camera, era contento. Da parte del Governo fu anche fatta una nota stampa di totale appoggio a questa commissione, ora mi chiedo perché al Senato ci siano senatori che si oppongono al voto favorevole di deputati della stessa forza politica”.

“Forse – aggiunge il fratello della ragazza scomparsa – è necessario un intervento da parte del presidente Giorgia Meloni. Immagino abbia molte questioni di cui preoccuparsi, si dà molto da fare ma forse dovrebbe chiarire questa anomalia: perché il suo partito da una parte appoggia la commissione d’inchiesta per Emanuela e dall’altra no. Io la stimo moltissimo, da prima che diventasse presidente, è una donna determinata. Certo, con tutti problemi che ha, capisco che questa questione passi in secondo piano ma non riesco a trovare una spiegazione a questo rinvio. Perché questa discussione? Perché non farla passare? Si stanno mettendo contro il Governo”.

Nuove carte trovate in Vaticano sulla scomparsa di Emanuela

Intanto, sono emerse delle novità importanti dall’indagine parallela che si sta tenendo in Vaticano sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Il Promotore di Giustizia dello Stato della Città del Vaticano, Alessandro Diddi, è stato intervistato dal Tg1 Mattina Estate e ha rivelato il ritrovamento di alcuni documenti: “In pochi mesi abbiamo raccolto molte carte che forse erano sfuggite negli anni passati agli inquirenti e le abbiamo messe a disposizione della Procura di Roma, con la quale per la prima volta in tanti anni è nato uno spirito di collaborazione per svolgere le indagini. Credo che questo sia l’aspetto più importante e su cui si deve riflettere. Abbiamo trovato dei dati che non erano mai stati lavorati, adesso è il momento per portare a compimento questo nuovo filone d’indagine”.

Infine, è arrivata una nota di conferma dell’Ufficio del Promotore di giustizia del Vaticano: “In merito alla vicenda di Emanuela Orlandi, nei mesi scorsi questo ufficio ha raccolto tutte le evidenze reperibili nelle strutture del Vaticano e della Santa Sede, anche cercandone attestazione tramite conversazioni con le persone responsabili di alcuni uffici all’epoca dei fatti. Ha proceduto all’esame del materiale confermando alcune piste di indagine meritevoli di ulteriore approfondimento e trasmettendo tutta la relativa documentazione, nelle scorse settimane, alla procura di Roma, perché questa possa prenderne visione e procedere nella direzione che ritiene più opportuna. Il Promotore proseguirà la sua attività in questo senso nei mesi a venire, vicino al dolore della famiglia di Emanuela e consapevole della sofferenza che si prova per la scomparsa di un congiunto”.