Procurato allarme. I giornaloni finiscono in tribunale per i titoli sul Coronavirus. Gli agenti di viaggio querelano cinque testate

Evidentemente non è bastato il frettoloso dietrofront di ieri per salvare i giornali italiani da una denuncia per procurato allarme. Del resto l’incredibile marcia indietro con cui le principali testate hanno rinnegato giorni di allarmismo sfrenato, già denunciata da La Notizia, ha creato danni irreparabili al Paese e in particolare “alle agenzie di viaggio che hanno visto crollare il fatturato del 35% in una settimana”. A dichiararlo è il presidente dell’Associazione italiana agenti di viaggio (Aiav), Fulvio Avataneo, che ha rivelato di aver “dato mandato al nostro legale per agire con denuncia-querela contro cinque testate”, ossia Il Giornale, Libero, La Repubblica, Il Giorno e Il Messaggero, “ma potevano essere cinquanta”. Questi con titoli sparati in prima pagina e “articoli dai contenuti ben lontani dalla verità, dove si è parlato addirittura di strage, si è condizionata l’opinione pubblica e gli effetti sono stati pesantissimi per il settore turistico ma anche per altri settori” conclude Avataneo deciso a far cessare “questo martellamento senza precedenti”.