Proseguono le ricerche della bambina scomparsa a Firenze

Una bambina peruviana di 5 anni è scomparsa a Firenze da un ex hotel occupato. La madre ha detto ai Carabinieri chi potrebbe averla presa.

Proseguono le ricerche della bambina scomparsa a Firenze

Proseguono a Firenze le ricerche della bambina di 5 anni scomparsa il 10 giugno da un ex hotel occupato di via Maragliano. Nella notte alle forze dell’ordine si sono aggiunte quelle dei volontari coordinati dalla Protezione civile, che l’hanno cercata in alcune zone della città.

Una bambina peruviana di 5 anni è scomparsa a Firenze da un ex hotel occupato

Domenica sera, fino a tarda notte, hanno manifestato solidarietà alla madre di Kata decine di peruviani, soprattutto donne e bambini venuti da altre parti di Firenze e della cintura metropolitana. Sono rimasti in strada, sotto l’ex albergo, in attesa di novità che purtroppo non ci sono state. A un certo punto è arrivata un’ambulanza ma è stata fatta intervenire per dare soccorso a una donna che alloggia dentro l’ex hotel la quale ha accusato un malore. La strada laterale, via Boccherini, è rimasta sempre chiusa ed è stata vigilata dalla polizia municipale.

Nel pomeriggio a Firenze c’è stata la riunione della Cabina di regia convocata dalla Prefettura per fare il punto sulle indagini riguardanti la scomparsa della bambina. Le ricerche fino ad ora si sono svolte all’interno dell’immobile e lungo il fiume Mugnone, anche con l’impiego di cani molecolari. Proseguiranno le attività di ricerca anche con l’impiego di personale del volontariato attivato dagli Uffici della Protezione Civile della Città metropolitana e del Comune di Firenze.

La madre ha detto ai Carabinieri chi potrebbe averla presa

Nel frattempo sono in corso accertamenti su una telefonata che ha riferito di aver ricevuto la madre della piccola, Katherine Alvarez, che ha fatto sapere alle Forze dell’ordine come un uomo l’abbia contattata questo pomeriggio e le abbia detto come abbia lui sua figlia. La telefonata, proveniente da un numero anonimo, si sarebbe poi bruscamente interrotta. La donna ha spiegato agli investigatori che l’interlocutore aveva un accento latino-americano.