Le Lettere

Putin, professione scafista

A volte rimango basita da questo governo. Adesso l’invasione di migranti è colpa dei russi. Ma si può sparare delle balle così?
Alessia Montauti
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Gentile lettrice, ormai è certo: l’ondata di migranti ha un mandante che si chiama Putin. Lo assicura il ministro Crosetto e pare non avesse bevuto neanche un bicchiere di Barbera. Lo ha ripetuto il ministro Tajani, perché è astemio e l’ha saputo da Crosetto. Certo, Putin è furbo e per non esporsi ha mandato avanti Giuseppe Conte, il quale infatti è stato visto scorrazzare in cammello per l’Africa nera, arruolando eserciti di poveracci pronti a raggiungere la Libia in mano ai russi e da lì imbarcarsi per mettere in difficoltà Giorgia e il suo governello della Garbatella. Prigozhin, il patron della Wagner, l’esercito mercenario russo, ha detto: “Ma di che diavolo stanno blaterando? Noi abbiamo ben altri problemi”. E in effetti hanno una piccola guerra in Ucraina, per dire. Qualcuno poi obietta che i russi sono in Cirenaica, mentre i migranti partono dalla Tripolitania che è sotto il controllo dei turchi. Ma sono dettagli. E qualcuno nota che l’aumento esponenziale delle partenze avviene da Tunisia e Turchia (da un porto turco è salpata anche la barca naufragata a Cutro). Ma saranno manovre diversive. E per finire rivelo una notizia esclusiva: la Meloni, quando ha detto “inseguiremo gli scafisti per l’intero globo terraqueo” ci ha taciuto – furba – che lei va oltre il globo terraqueo e ha già mandato un’astronave sulla Luna a caccia di scafisti. Tranquilli, è tutto sotto controllo: a questo governo non sfugge nulla e, se tutto va bene, siamo rovinati.

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