Verso la fumata nera per il Quirinale. Pd, M5S e Leu confermano scheda bianca al primo voto. Conte: “Non vogliamo un patto di legislatura ma un patto per i cittadini”

Pd, Movimento cinque stelle e Leu confermano scheda bianca al primo voto. È quanto è stato deciso nel corso del vertice sul Quirinale.

Elezione presidente della Repubblica: prima giornata di voto (qui la diretta video dalla Camera) per l’elezione del successore di Sergio Mattarella al Quirinale. Nella mattinata si sono tenute le assemblee dei partiti. I grandi elettori sono pronti a votare il nuovo Presidente della Repubblica con nuove disposizioni di voto e di entrata a causa delle norme anti-contagio da rispettare.

Pd, Movimento cinque stelle e Leu confermano scheda bianca al primo voto (leggi l’articolo). È quanto è stato deciso nel corso del vertice sul Quirinale tra i leader delle tre forze politiche, Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza, e i capigruppo. “Il nostro primo obiettivo non è un patto di legislatura, per noi non esiste questa formula, non mi piace, i parlamentari del Movimento non vogliono durare fino alla fine della legislatura, noi vogliamo un patto per i cittadini” ha detto Conte prima di entrare alla Camera. “Noi abbiamo un governo autorevolissimo – ha aggiunto il leader M5S – e abbiamo chiesto tutti insieme con un governo di unità nazionale di portare a termine dei risultati. Siamo ancora in piena emergenza, ci sono tanti compiti che non sono ancora conclusi”.

“Ieri l’assemblea M5s – ha detto in mattinata Conte -, che è il numero più consistente, ha convenuto diffusamente che l’obiettivo è preservare la continuità dell’azione di governo perché non possiamo trascurare che ci sono famiglie, imprese, cittadini che ci guardano e non possono pensare che prima ci fermiamo per il Quirinale e poi per un nuovo governo.  Abbiamo un premier autorevolissimo a cui abbiamo chiesto tutti insieme di portare a casa dei risultati, ma ci sono tanti compiti che non sono ancora conclusi. Non vogliamo un patto di legislatura ma un patto per i cittadini per risolvere tutte le emergenze che non sono ancora concluse”.

“Noi non poniamo veti su nessuno, abbiamo alzato l’asticella, vogliamo una personalità di alto profilo, compatibile coi valori del Movimento. Alla fine saremo il gruppo più compatto” ha concluso Conte.

Anche i 44 Grandi Elettori di Italia Viva lasceranno oggi scheda bianca. Da Matteo Renzi non è arrivata una indicazione precisa ma si punta a votare scheda bianca alla prima votazione. L’ex premier, secondo quanto si apprende, avrebbe dato appuntamento ai suoi domani sera per una riunione “decisiva” che si terrà in presenza. “La Lega voterà scheda bianca”. È l’indicazione emersa durante la riunione con Matteo Salvini alla Camera. “Confermeremo di essere seri e responsabili” ha detto il leader del Carroccio ai suoi.

Tre le opzioni se si arriverà alla quarta senza un nome condiviso: Mattarella bis, Draghi o Riccardi

Alle 15 i 1.008 grandi elettori, dopo la morte del deputato di Forza Italia Vincenzo Fasano, saranno chiamati a votare per il nuovo capo dello Stato (leggi l’articolo – qui lo speciale del Parlamento). Ma sul Quirinale è ancora muro contro muro tra gli schieramenti. Alla prima votazione si andrà con la scheda bianca ed è probabile che entrambi gli schieramenti opteranno per questa scelta anche per le due successive votazioni. Se poi alla quarta non dovesse emergere un nome condiviso, è probabile che il fronte rosso-giallo presenti il nome di Andrea Riccardi (nella foto), ex ministro con Monti e fondatore della comunità di Sant’Egidio, o insistere su un Mattarella bis o proporre il nome dell’attuale premier Mario Draghi. Per ora Salvini, Berlusconi e Meloni non avrebbero concordato il nome da opporre eventualmente.

Leggi anche: Alla prima votazione per il Quirinale si andrà con la scheda bianca. Tre le opzioni se si arriverà alla quarta senza un nome condiviso: Mattarella bis, Draghi o Riccardi.