Mentre il Parlamento approva la riforma della Rai, secondo Mediobanca con il canone in bolletta l’azienda di viale Mazzini porterà in cassa molti più soldi. Quanti? Circa 420 milioni dai 1.569 del 2014. Lo ha calcolato un rapporto di Ricerche & Studi Mediobanca, che ha stimato un importo di 100 euro ed evasione al 5% rispetto all’attuale 30,5%. Così la società, oggi guidata dal dg Antonio Campo Dall’Orto, diventerebbe il primo gruppo tv per ricavi in Italia. Nel frattempo ieri il Senato ha licenziato definitivamente la riforma della Rai. Tra i contenuti ampiamente annunciati l’introduzione della figura dell’amministratore delegato, un cda più snello non più eletto dalla Vigilanza, il presidente di garanzia. Questi i punti salienti della riforma della governance Rai che l’aula del Senato ha approvato oggi per alzata di mano, cioè senza la registrazione dei voti. Nessuno infatti ha chiesto di votare con procedimento elettronico. La votazione è avvenuta immediatamente dopo quella della legge di Stabilità che è passata con 162 sì, e a pochi minuti dai saluti finali. Senato riconvocato per il 12 gennaio. La scorsa settimana tutto era saltato all’ultimo momento per la mancanza del numero legale. Rispetto al testo inziale novità di un certo rilievo sono state introdotte durante il passaggio a Montecitorio. Si tratta della pubblicazione degli stipendi dei dirigenti oltre 200mila euro (compresi i giornalisti, ma escluse le star della tv) e della previsione di una consultazione pubblica prima del rinnovo della concessione il prossimo anno.
12/11/2024
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