Rai, tre newsroom al posto di due. Gubitosi non si arrende e porta in cda la riforma. Nessun nome, solo teoria. Ma il piano non passerà

Il dg Rai Luigi Gubitosi farà di tutto per portare la sua riforma dell’informazione in cda e farla votare. Non designerà alcun nome, ma metterà in campo le basi per permettere al suo successore di completarla. Ma che cosa ci guadagna il dg a fare una riforma a pochi mesi dal congedo? Intanto fa un piacere al governo Renzi (che nominerà il suo sostituto e magari gli offrirà un paracadute) e potrà sempre dire di essere stato il primogenito del cambiamento dello status quo di Viale Mazzini. Tuttavia, cresce il fronte di chi vuole cambiarla (l’Usigrai in primis). Addirittura sta spuntando un’altra ipotesi: tre newsroom anziché due, affinché ci sia una spartizione più equa degli incarichi. Uno sforzo inutile probabilmente, infatti ci sono grandi possibilità che il cda bocci la riforma.

LA MARATONA TELETHON
Un appuntamento che vedrà in campo tutta la squadra Rai e tutte le sue reti, per sostenere la ricerca contro le malattie genetiche, e quest’anno anche uno slogan pensato per i social network: #IoEsisto. Il Telethon day dall’8 al 14 dicembre. Un appuntamento che si rinnova da 25 anni. «Telethon dalla sua nascita – ha ricordato Montezemolo, presidente della Fondazione – ha investito in ricerca oltre 420 milioni di euro, ha finanziato 2.532 progetti con 1.547 ricercatori coinvolti e 450 malattie studiate». Il 12 dicembre in prima serata su Rai1 appuntamento con Io Esisto condotto da Fabrizio Frizzi, Flavio Insinna, Massimo Giletti e Cristina Parodi. Gli italiani potranno donare al numero 45501 o al Numero Verde CartaSi 800.11.33.77.

SALVINI-SCANZI CANTANO E SUONANO
Quando in tv ci sono Matteo Salvini e Andrea Scanzi non serve nemmeno il conduttore. Sanno dialogare che è una bellezza per il telespettatore. Ieri sera Lilli Gruber, che è uno dei migliori conduttori in circolazione ha lasciato loro tutto lo spazio, limitandosi a intervenire al minimo sindacale, non come fanno gli altri (Floris, Giannini, Telese tanto per fare qualche nome) che fanno di tutto per incalzare l’interlocutore. Brava Lilli. Il miglior arbitro è quello che fa giocare le squadre.

LA BALIVO TRA GIANNINI E FLORIS
Il più grande pasticcere di Caterina Balivo non è ancora giunto ai livelli di Made in Sud ma continua a crescere. Alla seconda puntata il programma è stato visto da più spettatori di Ballarò, anche se lo share ha premiato Raitre. Quasi un milione e 700 mila spettatori di media per Raidue, ventimila in più di Giannini. Anche Floris ha risalito la china, superando la soglia del milione e del 5% di share. Nonostante sia stato visto da mezzo milione in meno di spettatori e sia stato staccato di 2 punti di share. Due traguardi che per La7 sono molto importanti. Tra l’altro DiMartedì (seppure riservi un posto fisso alla Camusso, che evidentemente in tv sia a Ballarò sia a DiMartedì non si può mandare via con l’articolo 18) è migliorato pure come qualità. Meno bagarre, toni più pacati e ospiti più qualificati (Ken Loach, Rodotà, Vecchioni, Davigo, Ferrara). Un grande sforzo redazionale che potrebbe far arrivare il programma a quel 6,5% di share che per Floris sarebbe paragonabile a uno scudetto.